"Ottocento metri di strada pericolosa I lavori di messa in sicurezza sono bloccati"

"Ottocento metri di strada pericolosa  I lavori di  messa in sicurezza sono bloccati"

"Ottocento metri di strada pericolosa I lavori di messa in sicurezza sono bloccati"

MONTEFALCONE

"Sono 800 metri di strada pericolosissimi dove in passato sono stati registrati numerosi incidente anche mortali, ma nonostante le segnalazioni ancora non c’è stato alcun intervento". Sono le considerazioni sollevate dall’associazione ‘Qualità Valdaso’, che in diverse occasioni è già intervenuta per chiedere attenzione per un piccolo tratto della strada statale Valdaso compreso fra Montefalcone Appennino e Ponte Maglio frazione di Santa Vittoria in Matenano. A tale proposito l’associazione torna a sollecitare le autorità. "Circa 7 anni fa per questo intervento vennero stanziati 5 milioni di euro provenienti dagli Sms della solidarietà per i danni del sisma del 2016 – spiega Gabriele Iozzi, presidente dell’associazione Qualità Valdaso -. Dopo aver iniziato l’iter di esproprio dei terreni per effettuare gli interventi tutto si è bloccato. Il 22 febbraio di quest’anno ho inviato una lettera anche all’Anas che ora gestisce la strada, ma non ho avuto nessun tipo di riscontro. Si tratta di un piccolo tratto di strada di circa 800 metri sito al chilometro 35 che risulta il più pericoloso di tutta la Valdaso da Pedaso fino a Comunanza. In questo tratto in prossimità dell’incrocio per contrada San Biagio esiste uno svincolo con un brusco restringimento di carreggiata e una curva a stretto raggio, un vero imbuto molto pericoloso. Nonostante siano stati istallati tre cartelli con segnali luminosi e bande sonore sulla carreggiata questo tratto di strada registra costantemente degli incidenti, nel corso degli anni anche mortali. Chiediamo alle istituzioni: al nuovo Prefetto di Fermo Michele Rocchegiani, al nuovo Commissario per la ricostruzione Guido Castelli e ai sindaci del territorio di intervenire per mettere in sicurezza questo tratto stradale altamente trafficato visto che già ci sono le risorse destinate".

Alessio Carassai