Sant'Elpidio a Mare, ingoia undici ovuli di eroina ma non sfugge all'arresto

In manette è finito Hamid Farjallah, un tunisino di 35 anni domiciliato a Civitanova Marche

Immagine di repertorio di un'ambulanza (Foto Zeppilli)

Immagine di repertorio di un'ambulanza (Foto Zeppilli)

Sant'Elpidio a Mare (Fermo), 6 giugno 2018 - Lo tenevano d’occhio da tempo perché considerato un trafficante di droga che riforniva i piccoli pusher e i grossi consumatori del Fermano. Alla fine hanno fatto scattare il blitz, ma lui, per evitare di essere colto in flagranza di reato, ha ingoiato ben undici ovuli contenenti un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo eroina. L’operazione è stata messa a segno dai carabinieri di Fermo e Montegranaro e in manette è finito Hamid Farjallah, un tunisino di 35 anni domiciliato a Civitanova Marche.

L’arresto è stato messo a segno lunedì notte a Sant’Elpidio a Mare, dove il 35enne si aggirava con fare sospetto. E’ proprio in quel momento che i militari dell’Arma hanno deciso di agire e di bloccare il trafficante. Vistosi alle strette, Farjallh ha ingoiato tutta la droga che trasportava suddivisa in ovuli. La manovra però non è sfuggita ai carabinieri che, dopo averlo fermato, lo hanno condotto al pronto soccorso di Fermo, dove è stato sottoposto ad una tac che ha riscontrato la presenza degli undici contenitori di eroina all’interno dello stomaco. Il 35enne si trova tuttora in ospedale piantonato 24 ore su 24 dai militari dell’Arma, in attesa dell’espulsione anale degli ovuli.

Non è la prima volta che i carabinieri mettono a segno operazioni del genere. Nel dicembre 2013 un corriere di un’organizzazione che muoveva eroina tra le Marche e l’Umbria, cittadino del Burundi, era stato arrestato con due ovuli, contenenti un etto e mezzo di eroina, occultati nello stomaco. Il blitz dei militari dell’Arma era scattato a Porto Sant’Elpidio, dove nel dicembre 2016 una coppia nigeriana era finita in manette dopo aver trasportato oltre un etto di eroina nell’intestino.