Pacchi alimentari gettati nella spazzatura

I soci dell’associazione quartiere San Filippo denunciano gli episodi di spreco che da almeno un anno si stanno ripetendo nel parco

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Gettare del cibo ancora commestibile nella spazzatura e di per se un’azione deprecabile, a maggior ragione considerando il momento particolare di difficoltà economica che stanno attraversando sempre più singoli individui e famiglie a causa delle ripercussioni della pandemia alle quali si è sommato in maniera drammatica il caro prezzi seguito allo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina. Lo scenario diventa peggiore, se non addirittura paradossale, se a gettare gli alimenti sono proprio quelle persone che ne sono venute in possesso perché ricevono pacchi alimentari dalle associazioni cittadine di volontariato. Sono queste le riflessioni che hanno portato i soci dell’Associazione quartiere San Filippo a segnalare e denunciare degli episodi che da almeno un anno si stanno ripetendo nel Parco San Filippo. "Come curatori del decoro del parco da ormai 20 anni- raccontano i volontari dell’associazione San Filippo-, nel periodo primaverile ed estivo ci occupiamo di svuotare quotidianamente i cestini considerando che il parco è molto frequentato. Pochi giorni fa, per l’ennesima volta da un anno a questa parte, abbiamo trovato al loro interno degli alimenti provenienti da pacchi alimentari e quindi marchiati con la sigla Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti) e con la scritta ‘non commerciabile’. Nello specifico parmigiano, confezioni di pasta, riso e biscotti e scatolame vario". I soci dell’Associazione San Filippo sottolineano come nel tempo sia mutato il modo di sbarazzarsi delle provviste alimentari: "Le prime volte che abbiamo trovato il cibo dentro i cestini, le confezioni erano accuratamente incartate con dei depliant pubblicitari, come a voler nascondere la natura e la provenienza del prodotto. Poi hanno iniziato a buttarlo direttamente senza mimetizzarlo". Dopo l’ennesimo ritrovamento i volontari dell’associazione hanno deciso di rendere pubblica la vicenda: "Perché questo sfregio? Le associazioni che forniscono agli indigenti i pacchi alimentari fanno egregiamente il loro lavoro. Per quale motivo delle persone bisognose devo compiere un gesto come questo senza alcun significato?". Una domanda che abbiamo posto ad Antimo Panetta, presidente dell’associazione Il Samaritano che insieme al Gruppo di volontariato Vincenziano e all’associazione Vicino a te si occupa della distribuzione dei pacchi alimentari. "Classificare la tipologia di individui che hanno questo tipo di atteggiamento non è semplice. Di sicuro si tratta di una persona non pienamente lucida, che non si rende conto di quello che sta facendo".

Lorenzo Girelli