ADOLFO LEONI
Cronaca

Papa Leone e gli Agostiniani qui molto presenti

Leoni Si parla molto del nuovo papa agostiniano: Leone XIV. Qualcosa aggiungiamo anche noi. Il filo rosso che ci lega al...

Leoni

Si parla molto del nuovo papa agostiniano: Leone XIV. Qualcosa aggiungiamo anche noi. Il filo rosso che ci lega al primo Ordine Mendicante venuto a Fermo e in diocesi è millenario. Prendete la pala di Vittore Crivelli che si trova sopra l’altare della chiesa di Sant’Agostino a Torre di Palme. La vollero loro (come vollero costruire anche il sacro edificio): i seguaci del santo d’Ippona. Prendete, sempre a Torre di Palme, l’altra chiesa: la Pievania di Santa Maria a Mare, quella accanto al balcone, furono sempre gli Agostiniani ad erigerla dopo essere fuggiti dall’omonima che si trova in basso, vicina al mare, per sottrarsi a turchi, pirati e soldataglia varia. Ed ora raggiungiamo, due valli più in là, la zona di San Marco a li Paduli, più nota oggi come Paludi di Fermo. Qui i Canonici Regolari Lateranensi, che si rifacevano alla regola agostiniana, tennero la direzione dell’ospitale (luogo di ospitalità e di cura) di lebbrosi, detto San Marco di Rivocelli. Ne ebbero la concessione dai Canonici del Duomo. Saliamo a Fermo. Accanto alle Carceri e all’ospedale Murri si staglia il bianco santuario della Misericordia. È affidato alle cure degli Agostiniani scalzi. L’immagine della Madre del Signore lo collega alla piccola chiesa eretta in neppure un giorno in piazza San Martino (1399) per contrastare la peste. Distrutta questa da Oliverotto, l’immagine sacra fu trasportata dai Cavalieri di Malta a Santa Maria Iacobi, vicino alla chiesa di Santa Lucia. Più tardi venne costruito il grande santuario odierno. Agli Agostiniani si deve la costruzione del bellissimo tempio di Sant’Agostino (sec. XIII)), a Piazzetta, dai superbi affreschi. L’annesso edificio, attualmente sede dell’ITI Montani, era un importante Studio dove si formò San Nicola da Tolentino (nato a Sant’Angelo in Pontano). Nei secoli 1200-1500, la diocesi di Fermo, più estesa dell’attuale, contava 31 conventi agostiniani sui 67 complessivi della Provincia agostiniana della Marca di Ancona. Fu Papa Alessandro IV che nel 1256 fece convocare le diverse congregazioni agostiniane (ce n’erano molte) per dare loro una regola comune e un superiore unico, come ricorda lo storico don Rolando Di Mattia. La Provincia italiana fu divisa così in 14 province dato il gran numero di religiosi.