ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Parchi storici delle Marche. Ora c’è anche Villa Vitali

Le sette aree verdi si sono costituite in rete e sono comprese nel protocollo di partenariato per le azioni congiunte di promozione e valorizzazione .

Il parco di Villa Vitali. dopo i lavori di recupero e rigenerazione grazie ai fondi Pnrr

Il parco di Villa Vitali. dopo i lavori di recupero e rigenerazione grazie ai fondi Pnrr

Lo scorso tre maggio scorso è tornato nella disponibilità pubblica dopo i lavori di recupero e rigenerazione, realizzati con fondi Pnrr, a seguito della partecipazione nel 2022 dell’Amministrazione Comunale di Fermo ai relativi bandi del Ministero della Cultura. Oggi il parco storico di Villa Vitali, in viale Trento, fa parte dei sette parchi delle Marche, tre quelli pubblici, oltre a Fermo anche Villa Spada del Comune di Treia e Villa Panichi della Provincia di Pesaro, mentre quattro sono quelli privati, ovvero Antico Agrumeto del SS Crocifisso, Borgo Storico Seghetti Panichi, Villa Castiglioni e Villa Miralfiore. Tutti si sono costituiti in rete e sono compresi nel protocollo di partenariato sulle azioni congiunte di promozione e valorizzazione sottoscritto lo scorso sabato a Castel di Lama. I rappresentanti dei sette parchi con la firma del protocollo si sono impegnati a favorire il dialogo e il confronto continuo tra i soggetti firmatari; a collaborare per la realizzazione di azioni comuni di promozione e valorizzazione, anche attraverso campagne di comunicazione condivise; a condividere competenze e risorse per sviluppare proposte progettuali congiunte, finalizzate alla tutela e valorizzazione dei giardini storici; a sviluppare percorsi di coprogettazione per future iniziative progettuali, con l’obiettivo di accedere a finanziamenti regionali, nazionali ed europei; a garantire la conservazione, la tutela e la fruizione dei giardini storici, promuovendo un approccio sostenibile e inclusivo.

Un parco, quello fermano, di 13 mila metri quadrati, di cui settemila alberato, cui si sono aggiunti 5 mila mq di aiuole piantumate. E’ stato restaurato con un mix perfetto di storia, natura e tecnologia: alberi secolari rigenerati lungo i viali del Parco, spazi verdi ricchi di biodiversità, l’antica "serra fredda" restaurata con i suoi eleganti archi neogotici, l’antica "serra calda" riconvertita in aula multimediale, l’antica voliera recuperata come una pergola ombreggiante adibita ad aula didattica all’aperto, una suggestiva illuminazione notturna a basso consumo energetico, pannelli informativi con QR code per un viaggio interattivo nella storia e nell’ecologia del parco.

Il sindaco Paolo Calcinaro ha parlato della volontà di restituire alla città un luogo di verde e di bellezza, un luogo che una volta rigenerato, con un progetto che è stato considerato una buona pratica a livello regionale e nazionale, può essere ammirato e vissuto sotto diversi punti di vista, storico, culturale, botanico, didattico. L’assessore Micol Lanzidei ha condiviso con tante associazioni cittadine la gestione del parco e delle attività che vi si potranno organizzare, sottolineando che il protocollo offrirà proprio un’occasione per potenziare visibilità e respiro di un luogo veramente unico.

a.m.