Parco della pace, un gioco per scappare dall’ex campo

Realizzato dai ragazzi delle scuole si ispira agli episodi di resistenza civile

Parco della pace, un gioco  per scappare dall’ex campo

Parco della pace, un gioco per scappare dall’ex campo

E’ stato intitolato ‘Una storia più grande’ il gioco da tavolo realizzato dalle classi 1E e 1F della scuola media Vecchiotti di Servigliano e dedicato alla storia dell’ex campo di concentramento, oggi Parco della Pace divenuto monumento nazionale. Ieri si è tenuta l’annuale cerimonia di premiazione della Borsa di studio intitolata a Lina Cinque Verducci, istituita con l’intento di mantenete viva fra le giovani generazioni il ricordo dei fatti avvenuti all’interno dell’ex campo di concentramento. Quest’anno il premio è andato alle classi 1E e 1F che hanno svolto due progetti dedicati alla storia del Parco della Pace, affrontato all’interno di un progetto scolastico molto articolato. Alla cerimonia hanno presenziato i familiari di Lina Cinque Verducci: il marito Carlo Verducci, i figli Francesco e Luigi, la dirigente scolastica Patrizia Tirabasso, il docente che ha coordinato il progetto Federico Tordelli, il presidente dell’associazione Casa della Memoria Giordano Viozzi, lo sviluppatore del gioco Luigi Coccia e ovviamente i giovani studenti della scuola media. Il gioco ‘Una storia più grande’, trae ispirazione dagli episodi di resistenza civile avvenuti all’interno del campo e racconta in modo divertente la vita dei prigionieri all’interno dei campo, dei sotterfugi utilizzati per ritagliarsi spazi di autonomia per raggiungere l’obiettivo finale, la fuga dal campo anche grazie al supporto di famiglie del territorio. Una scatola del gioco da tavolo realizzato in poche copie, è stato donato alla Casa della Memoria e sarà messo a disposizione di chi vorrà giocarci. Il secondo riguarda un video documentario di ricerca storica dedicato all’unico prigioniero morto a Servigliano. Ai vincitori la famiglia Verducci ha consegnato un assegno di 500 euro.

Alessio Carassai