Fermo, Alessandro Pazzaglia ‘senatore a vita’ dei cuochi

Il presidente provinciale di Assocuochi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento a Roma: "E' la realizzazione di uno dei sogni più belli della mia vita"

La consegna del collare ad Alessandro Pazzaglia

La consegna del collare ad Alessandro Pazzaglia

Fermo, 20 aprile 2018 - Alessandro Pazzaglia (Sandro per gli amici), presidente provinciale di Assocuochi, è stato nominato ‘senatore a vita’ della Federazione italiana cuochi, associazione internazionale alla quale aderiscono migliaia di chef italiani e di numerosi altri Paesi.

Questa la motivazione dell’importante riconoscimento: “L’esperienza, la professionalità e la passione che hai saputo infondere a tutti noi è stata nel corso degli anni un prezioso esempio che, siamo certi, le nuove generazioni raccoglieranno come utile indicazione dei nuovi percorsi da intraprendere».

Il collare, segno del prestigioso riconoscimento, è stato consegnato a Pazzaglia nel corso dell’assemblea nazionale, svoltasi la scorsa settimana a Roma, dal presidente Rocco Cristiano Pozzulo. Riconoscimento arrivato dopo un iter istituzionale complesso, attivato dalla sezione Fic regionale, presieduta dallo chef Luca Santini (il primo a congratularsi con Sandro, anche a nome delle «berrette bianche» della Regione Marche), e dopo attenta valutazione della Commissione Istituzionale che a ogni mandato nomina cinque ‘senatori’. In questa occasione ne sono stati nominati soltanto quattro e tra questi, appunto, Sandro Pazzaglia.

«L’importante riconoscimento arriva a coronamento di un lungo percorso professionale, iniziato da ragazzino - dice Sandro con la voce rotta dall’emozione - ed è la realizzazione di uno dei sogni più belli della mia vita. Essere stato scelto per la nomina a ‘senatore a vita’ dell’Associazione, fra tanti colleghi di spiccata professionalità, è quanto di più sorprendente potessi immaginare. Un riconoscimento che condivido con la mia famiglia (la moglie Teresa e le figlie Eleonora e Vanessa, ndr) che ha saputo nel tempo supportarmi e sopportarmi in questo lungo percorso che spesso mi ha portato in giro per il mondo, lontano dagli affetti più cari, sempre alla ricerca di nuovi stimoli per migliorare la professione e dare sempre il meglio di me stesso, senza mai smettere di studiare. Ancora oggi - aggiunge Sandro - dopo questo riconoscimento, voglio continuare a esserci per trasferire le necessarie motivazioni ai giovani che intraprendono questa splendida professione, fatta di grandi sacrifici e altrettante responsabilità. Una professione che va amata, che richiede continuo aggiornamento e formazione, perché se è vero che spesso pensiamo di soddisfare l’ospite facendolo mangiare anche con gli occhi, io resto convinto che occorre saper approfondire – attraverso la continua formazione - la conoscenza delle materie prime che manipoliamo, in particolare quella dei prodotti tipici che non possiamo permetterci di rovinare per correre dietro a falsi miti. Questo è quello che ho sempre messo in primo piano durante il mio lungo percorso professionale», ha finito Pazzaglia, che già pensa ad altre iniziative per valorizzare e far conoscere, oggi da ‘senatore a vita’, le eccellenze della sua terra: il Fermano.