Perseguita la mamma per i soldi della droga

La polizia era già dovuta intervenire due volte a difesa del genitore, adesso il figlio 47enne andrà a processo con l’accusa di atti persecutori

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Nonostante l’ammonimento del questore aveva continuato a vessare e perseguitare l’anziana madre per farsi prestare denaro per la propria dipendenza da droga e alcool. Alla fine per lui, un 47enne di Fermo già noto alle forze dell’ordine, è scattato il rinvio a giudizio. L’uomo, difeso dall’avvocato Francesco Nigrisoli, dopo aver patteggiato una pena di quattro mesi di reclusione in continuazione di reato per aver aggredito i poliziotti intervenuti in difesa del genitore, sarà chiamato a rispondere davanti al giudice del tribunale di Fermo di atti persecutori. Il 47enne si era reso protagonista di una serie di episodi che avevano portato, nell’agosto 2021, all’ammonimento dal questore, ma purtroppo non era servito a nulla. Perché in soli due giorni l’uomo aveva violato per altrettante volte la misura di prevenzione subendone immediatamente le conseguenze previste dalla legge grazie alla tempestiva azione della polizia.

Il primo intervento degli uomini della questura c’era stato quando il 47enne, in stato di agitazione, aveva bussato insistentemente alla porta dell’abitazione della madre ed era stato raggiunto e bloccato dai poliziotti che, dopo averlo calmato, lo avevano accompagnato in questura e denunciato d’ufficio all’autorità giudiziaria per il reato di atti persecutori. Ma anche questo secondo monito non aveva sortito l’effetto di farlo desistere, di fargli comprendere la gravità dei suoi pericolosi comportamenti che turbavano la serenità della madre. Il giorno seguente, il secondo intervento a causa della presenza del 47enne davanti all’abitazione della donna, mentre bussava con violenza alla porta, ordinandole di aprire e minacciandola. Anche questa volta il tempestivo intervento degli uomini della squadra volante aveva evitato il peggio.

Giunti sul posto lo avevano raggiunto e gli avevano intimato di smetterla. Il 47enne, notevolmente agitato, aveva dapprima lanciato una bottiglia verso gli agenti, scagliandosi poi con violenza contro di loro con calci e pugni, provocando lesioni sulla testa e sul collo. L’uomo, a fatica, era stato immobilizzato e sottoposto immediatamente a una perquisizione personale, che aveva permesso di trovare, nel suo zaino, un paio di forbici, un cutter e un coltello a serramanico, che erano stati sequestrati, oggetti che avrebbe potuto usare contro i poliziotti e addirittura contro la madre per ottenere somme di denaro.

Fabio Castori