FABIO CASTORI
Cronaca

Perseguita l’ex moglie e il nuovo compagno

Ha preso il via il processo ad un 45enne elpidiense chiamato a rispondere del reato di stalking e danneggiamento aggravato

Giovanni Galeota, avvocato della vittima

Giovanni Galeota, avvocato della vittima

Una lunga serie di persecuzioni e l’incendio delle gomme di auto motivate dalla gelosia nei confronti della ex moglie e della sua relazione con un nuovo compagno, avevano condotto il gip del tribunale di Fermo a disporre l’applicazione del braccialetto elettronico e a richiedere e ottenere per lui il rinvio a giudizio. Ha preso così il via il processo ad un 45anni di Porto Sant’Elpidio, difeso dall’avvocato Enrico Di Bonaventura, chiamato a rispondere del reato di stalking e danneggiamento aggravato. Nel corso dell’udienza la vittima, una 44enne elpidiense difesa dall’avvocato Giovanni Galeota, si è costituita parte civile. E’ stato anche il giorno dell’audizione dell’imputato che ha ammesso di essere stato protagonista dei vari comportamenti persecutori nei confronti della ex moglie e del suo compagno, ma ha negato di esser stato lui ad appiccare il fuoco agli pneumatici della vettura del nuovo fidanzato della vittima. "Ritemiamo sia difficile smentire la paternità del rogo – ha commentato all’uscita dall’aula l’avvocato Galeota – in quanto c’è un messaggio della nuova compagna dell’imputato in cui lo incolpa chiaramente". Il processo stato aggiornato a dicembre per l’audizione dei testimoni delle parti offese. Nei confronti dell’uomo, a seguito dei suoi pericolosi e reiterati comportamenti, era stato emesso dal gip del tribunale di Fermo un provvedimento di divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico, tutt’ora in corso.

Il 45enne, separato da diversi anni, non accettando la fine della storia e l’inizio di una nuova relazione sentimentale della ex moglie con un altro, aveva iniziato a seguirla, attenderla nei luoghi da lei frequentati, ad appostarsi sotto casa. La donna, in una condizione di perenne paura e ansia, aveva trovato il coraggio di recarsi in questura e denunciare l’accaduto alla polizia. I poliziotti avevano immediatamente attivato il cosiddetto "codice rosso", ovvero una procedura di indagine accelerata. Così la donna, sentita dal personale specializzato della squadra mobile, aveva raccontato i dettagli delle molestie subite. In particolare aveva riferito che l’ex marito, inizialmente, l’aveva minacciata e dopodiché era passato ai fatti, mettendosi a seguirla quando era in compagnia dell’attuale fidanzato, in ben due occasioni.

In una di queste l’ex marito, in sella al suo scooter, si era messo all’inseguimento dell’auto sulla quale viaggiava la coppia e, dopo svariate minacce di morte, si era appostato sotto casa della donna e, mentre lei stava rientrando accompagnata dal compagno, aveva affrontato e seguito il nuovo fidanzato della ex moglie. In un quadro di progressione criminosa le condotte minacciose e vessatorie dell’uomo avevano raggiunto il culmine quando, non limitandosi alle minacce e agli inseguimenti, aveva dato fuoco ad uno pneumatico della vettura dell’attuale compagno dell’ex moglie.

Fabio Castori