Fermo, prende a bastonate le auto e ferisce un poliziotto

Semina il panico tra Lido e Porto San Giorgio: arrestato dopo una lunga fuga sui binari. Era stato scarcerato il giorno prima

Fermo, semina il panico e picchia un poliziotto (foto d'archivio Zeppilli)

Fermo, semina il panico e picchia un poliziotto (foto d'archivio Zeppilli)

Fermo, 16 luglio 2019 - Il giorno prima era stato arrestato a Grottammare per aver aggredito due carabinieri, ma era stato scarcerato e se l’era cavata con una denuncia a piede libero. Il pomeriggio seguente ha pensato bene di concedere il bis, seminando panico e devastazione tra Porto San Giorgio e Lido di Fermo. Questa volta, però, dopo esser finito in manette, è stato rinchiuso in carcere in attesa del processo. Protagonista della scorribanda un 19enne africano del Mali richiedente asilo politico.

Il secondo episodio di violenza ha preso il via a Porto San Giorgio in viale Cavallotti, dove l’extracomunitario, armato di bastone e con estrema violenza, si è accanito contro i veicoli in sosta e gli arredi urbani, demolendoli. Sul posto allertati dai passanti, sono subito intervenuti gli uomini delle Questura che si sono messi all’inseguimento del giovane di colore, che si stava allontanando lungo l’adiacente linea ferroviaria.

L’africano è stato individuato dagli agenti lungo i binari della ferrovia, ma nonostante sia stato ripetutamente invitato a fermarsi e a lasciare il bastone, che continuava a brandire minacciando gli operatori di polizia, ha continuato la sua fuga. Ne è nato un lungo e pericoloso inseguimento a piedi. Poi, all’altezza di Lido di Fermo, in via De Gasperi, il fuggitivo ha abbandonato le rotaie per scappare sulla pista ciclabile; qui è stato raggiunto dal capo pattuglia della polizia che, nel tentativo di fermarlo, ha dovuto fare i conti con la violenta reazione del 19enne. Ne è nata una colluttazione per bloccare il pericoloso fuggitivo, che è stato reso inoffensivo con estrema difficoltà dai poliziotti. Durante lo scontro un’agente è rimasto ferito.

L’extracomunitario è stato tratto in arresto e accompagnato presso la Casa di reclusione di Fermo in attesa del rito direttissimo, tenutosi nel primo pomeriggio di ieri, quando sono stati emanati il provvedimento di convalida dell’arresto e la misura della custodia cautelare in carcere.