"Picco di richieste d’aiuto nel lockdown"

Violenza di genere, la presidente della Provincia: "Decine di chiamate al numero verde 1522". On the road: "Casa d’accoglienza piena"

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Sole, umiliate, spezzate, con gli occhi dei figli piccoli ad assistere alle violenze. Sono chiuse in casa con il loro dramma le donne maltrattate, quasi sempre il loro carnefice è il compagno di una vita e i bambini piccoli sono costretti ad assistere. Sono donne tra i 30 e i 50 anni quelle che a Fermo hanno bisogno di aiuto, lo sportello antiviolenza di On the road ne segue 40, sono sposate con figli e quasi sempre non hanno redditi propri. Laura Gaspari è l’operatrice dello sportello, spiega che le chiusure per il Covid non rendono la vita facile alle vittime di violenza di genere: "L’anno scorso avevamo 52 donne in carico, sono per lo più italiane, quest’anno sono in diminuzione proprio perché fanno fatica ad uscire di casa, non riescono a raggiungere gli sportelli. Parlano di umiliazioni, anche economiche e psicologiche, e i loro figli sono a loro volta spettatori e poi possibili moltiplicatori di violenza". On the road prova a sostenere le donne spezzate offrendo tirocini, lo scorso anno con l’Ambito sociale XIX ci sono stati fondi utili a pagare le prime spese della libertà, i corsi di formazioni, brandelli di vita vera. "L’ultima spiaggia è il ricorso alla casa di accoglienza che pure abbiamo qui nel fermano, da quando è aperta è sempre piena ma in questo periodo di chiusura abbiamo avuto solo due richieste – conferma Laura Gasperi –, serve una rete di supporto sempre più stretta, serve sensibilità". La Provincia di Fermo oggi, giornata contro la violenza di genere, illuminerà di arancione la propria sede, come sottolinea la presidente Moira Canigola: "Sappiamo che la sofferenza dentro casa esiste ed è forte, nella provincia di Fermo sono aumentate le telefonate al numero verde antiviolenza 1522, sono decine le chiamate, segno che è davvero urgente e necessario intervenire. Importante è il lavoro che sta facendo la Commissione Pari Opportunità, abbiamo costruito una rete molto efficace nel nostro territorio, con tutti gli attori coinvolti".

La presidente della commissione è Antonella Orazietti, parla del colore arancione come di un simbolo forte e universale per esprimere la vicinanza delle istituzioni: "La violenza ha radici profonde, dobbiamo lavorare sugli aspetti della prevenzione, su un discorso culturale, ciascuno deve assumersi la responsabilità di quello che accade e raccogliere i segnali di rapporti malati e pericolosi". Nella commissione anche Maria Grazia D’Angelo, Tunia Gentili e Gabriella Caliandro che rassicura le donne dal punto di vista legale: "Sappiamo che tante donne, durante il lockdown, uscivano per andare dall’avvocato con la scusa di andare a fare spesa. Sono donne che hanno paura e per fortuna la macchina della giustizia è loro vicina". Anche la Città di Fermo, così come molti altri Comuni del Fermano, aderisce alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Oggi, dalle 10, verrà reso disponibile sul sito del Comune (www.comune.fermo.it) e sulla pagina facebook lo spettacolo teatrale sulla violenza domestica "Edera Velenosa", ideato e prodotto dall’attore e regista fermano Stefano Tosoni per Proscenio Teatro, in cui protagonista assoluta è Venusia Morena Zampaloni, altra stella del panorama artistico locale. Una iniziativa voluta dall’assessore alla cultura e alle pari opportunità Micol Lanzidei, con la speranza che lo spettacolo possa stimolare un dibattito fra gli studenti per aumentare la loro consapevolezza sulla Giornata. Alle 18,15, in videoconferenza l’assessore Lanzidei parteciperà ad un’iniziativa sull’argomento che vede insieme On the road - Centro Antiviolenza Marche, Ambito Sociale, associazione Tempio di Bellona, Donnaltradifesa, Centro Sportivo educativo Nazionale. La statua del compatrono San Savino, al Girfalco, verrà illuminata di arancione.

Angelica Malvatani