Pista del ghiaccio 2022 a Fermo: inaugurazione e polemica

Dal Monte e Interlenghi: "Ci chiediamo se l’attrazione fosse proprio necessaria in una fase drammatica per i costi dell’energia e per la carenza di risorse idriche"

Fermo, 28 novembre 2022 - È un attimo e arriva già Natale. A Fermo è andata così, il conto alla rovescia è partito lo scorso fine settimana, con un congruo anticipo perché, si sa, l’aria delle feste favorisce lo shopping e una certa ripresa economica. Sabato è partita l’avventura della pista di ghiaccio, un azzardo voluto comunque dall’amministrazione comunale col supporto dei proprietari della struttura che hanno accettato di sobbarcarsi i costi dell’energia e dell’acqua, cifre proibitive che difficilmente si riuscirà a coprire con poco più di un mese di installazione.

La pista del ghiaccio a Fermo
La pista del ghiaccio a Fermo

Così in tanti si sono cimentati sui pattini, è un divertimento che piace a grandi e piccini. Aperte le casette, in giro anche il bus di Santa Claus, pure questo molto atteso dai bambini. Pronto il bosco di Alice nel paese delle meraviglie, ancora qualche giorno e si entrerà davvero nel vivo della festa.

Intanto, non si placano le polemiche proprio riguardo alla scelta di proseguire con la pista di ghiaccio, il sindaco Paolo Calcinaro tiene il punto: "Tutto può essere migliorato, ci mancherebbe, ma dare a Natale un riferimento sano di aggregazione e svago per giovani e famiglie, secondo me, è sempre importante".

Di parere contrario il consigliere di minoranza Renzo Interlenghi e Alessandro Dal Monte di Articolo 1: "E’ il settimo anno consecutivo della pista di ghiaccio, ci chiediamo se in uno dei momenti storici più drammatici anche sul piano energetico e di risorse, com’è l’approvvigionamento idrico, che vede peraltro una intensa discussione circa il suo aumento di tariffe sulla spinta dell’autorità regolatoria centrale, ma perché ostinarsi su una scelta che non trova più ragion d’essere? Ennesima dimostrazione che la politica da anni non riesce ad investire quasi più nelle grandi questioni, nel futuro. Tutto si esaurisce nel quotidiano o poco più, nel consenso immediato connesso all’eterno presente. E nemmeno pensiamo che nulla andasse fatto, ma proprio questa era la sfida, ovvero progettare con sostenibilità ed avvedutezza nella capacità d’una tradizionale-novità".