"Più risorse per i lavoratori o sarà la fine"

Gli assessori regionali Cesetti e Bravi con i presidenti delle Province di Fermo e Macerata scrivono al Governo: distretto a rischio

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Il progetto di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) dell’area di crisi complessa del distretto fermano maceratese è stato avviato nel corso di un incontro tra Regione e Tavolo dello Sviluppo, in cui sono stati concertati i contenuti dei bandi che dovrebbero essere pubblicati prima della pausa estiva o, almeno, questi sono gli auspici. Ma l’attenzione è stata focalizzata su una problematica che amministratori provinciali e regionali stanno sottoponendo da tempo al governo, senza ottenere risposte soddisfacenti: "E’ necessario e urgente intervenire, anche in sede di conversione del Decreto Rilancio, per accogliere la richiesta di una proroga di 12 mesi della Naspi (l’indennità mensile di disoccupazione, ndr) e di aumento del plafond degli ammortizzatori sociali per i lavoratori".

In calce alla lettera inviata al Ministero del Lavoro, ci sono le firme degli assessori regionali Fabrizio Cesetti e Loretta Bravi e dei presidenti delle province di Fermo e Macerata. Sono forti le preoccupazioni per la fragilità del mercato del lavoro in un territorio classificato come area di crisi complessa, ma l’invito al governo centrale è di tenere conto delle pesanti ripercussioni dovute all’emergenza Covid, che si sono sommate a criticità esistenti da tempo. E l’impellenza di ottenere risposte concrete sugli ammortizzatori sociali è giustificata dal fatto che ogni strategia di rilancio e riqualificazione del tessuto produttivo "potrebbe essere seriamente compromessa in assenza di misure straordinarie per i lavoratori delle aziende del distretto". Preoccupa, e neanche poco, constatare che, a distanza di un anno dalle prime richieste e sollecitazioni, non si sia avuta ancora nessuna risposta, "se non parziale e, comunque inadeguata sia per l’ammontare delle risorse, sia per la tipologia di ammortizzatori e – rilevano gli amministratori regionali e provinciali – nel contempo sono aumentati i tavoli di crisi, le cessazioni delle attività, il numero dei disoccupati con seri riflessi sulla tenuta sociale di questa zona".

Nel bilancio statale per il 2020, figura l’area di crisi del fermano maceratese ma le risorse assegnate sono di appena 1,4milioni di euro concessi a fronte di una richiesta di 6 milioni di euro. Infine, non è stata accolta la richiesta della Regione di utilizzare il plafond per la proroga di un anno dei lavoratori in Naspi "che, in questa area, rappresentano una quota dominante, soprattutto da quando non è più possibile applicare la mobilità".

Marisa Colibazzi