SILVIO SEBASTIANI
Cronaca

Porto alla Sgds, il caso in consiglio

Si vota l’affidamento in house della gestione provvisoria alla partecipata: contrario il Pd, ma la giunta tira dritto

La Marina di Porto San Giorgio

La Marina di Porto San Giorgio

Affidare in house la gestione provvisoria del porto turistico alla società partecipata Sgds Multiservizi è l’argomento tosto all’ordine del giorno che renderà molto calda la seduta consiliare in programma alle ore 19 di oggi.

La circostanza è dovuta al fatto che sul problema gestione infrastrutture portuale, maggioranza ed opposizione sono decisamente contrapposte: favorevole la prima contraria la seconda. Per capire che non sarà una seduta tranquilla ci sono le dichiarazioni alla vigilia dei responsabili dei due schieramenti, i quali, invece che gettare acqua sul fuoco delle polemiche., l’attizzano. Vanno giù con pesantezza contro i democratici "colpevoli" di non volere che venga affidata la cura del porto alla società partecipata.

"Il Pd prima di tutto deve dire da che parte stare – dice il primo cittadino – da quella di chi dal 2017 non paga i canoni demaniali o dalla parte dello Stato che con sentenze varie, fino al definitivo Consiglio di Stato, ha definito legittima l’azione dell’Ente. Fanno politica, è vero, ma sottolineo che sono loro la causa di questa situazione visto che hanno dimenticato di far rinnovare la fideiussione di garanzia. Forse dovrebbero essere collaborativi e non picconatori".

Immediata la replica del Pd: "Vogliamo ricordare che siamo stati sempre dalla parte dell’amministrazione. Non abbiamo mai criticato né ostacolato l’iniziativa in merito alla decadenza della concessione demaniale. ma prendiamo atto che i nostri timori, più volte manifestati e sottolineati, si stanno concretizzando. Scongiuriamo che in alcun modo della gestione provvisoria possa farsene carico la Sgds Multiservizi, inadeguata per competenza in materia portuale e per struttura amministrativa. La società partecipata gestisce già servizi impegnativi e troppo importanti per la città e non vorremmo mai che fossero danneggiati, così come il destino degli stessi dipendenti, da un impegno gravoso e fuori portata come quello del porto. Colpo mortale per la partecipata di cui, nemmeno due anni fa, veniva messo in dubbio il futuro da parte dell’attuale Amministrazione. Ora è un momento delicato perché bisogna garantire questo periodo transitorio tra decadenza e nuovo bando ma quello che ci preoccupa è il rischio che la scelta proposta dall’Amministrazione possa provocare danni alla partecipata e quindi alla collettività.. Su questo ci confronteremo in Consiglio Comunale anche perché nell’apposita Commissione Consiliare il sindaco Vesprini non ha proferito parole".

Silvio Sebastiani