
La Marina di Porto San Giorgio
Affidare in house la gestione provvisoria del porto turistico alla società partecipata Sgds Multiservizi è l’argomento tosto all’ordine del giorno che renderà molto calda la seduta consiliare in programma alle ore 19 di oggi.
La circostanza è dovuta al fatto che sul problema gestione infrastrutture portuale, maggioranza ed opposizione sono decisamente contrapposte: favorevole la prima contraria la seconda. Per capire che non sarà una seduta tranquilla ci sono le dichiarazioni alla vigilia dei responsabili dei due schieramenti, i quali, invece che gettare acqua sul fuoco delle polemiche., l’attizzano. Vanno giù con pesantezza contro i democratici "colpevoli" di non volere che venga affidata la cura del porto alla società partecipata.
"Il Pd prima di tutto deve dire da che parte stare – dice il primo cittadino – da quella di chi dal 2017 non paga i canoni demaniali o dalla parte dello Stato che con sentenze varie, fino al definitivo Consiglio di Stato, ha definito legittima l’azione dell’Ente. Fanno politica, è vero, ma sottolineo che sono loro la causa di questa situazione visto che hanno dimenticato di far rinnovare la fideiussione di garanzia. Forse dovrebbero essere collaborativi e non picconatori".
Immediata la replica del Pd: "Vogliamo ricordare che siamo stati sempre dalla parte dell’amministrazione. Non abbiamo mai criticato né ostacolato l’iniziativa in merito alla decadenza della concessione demaniale. ma prendiamo atto che i nostri timori, più volte manifestati e sottolineati, si stanno concretizzando. Scongiuriamo che in alcun modo della gestione provvisoria possa farsene carico la Sgds Multiservizi, inadeguata per competenza in materia portuale e per struttura amministrativa. La società partecipata gestisce già servizi impegnativi e troppo importanti per la città e non vorremmo mai che fossero danneggiati, così come il destino degli stessi dipendenti, da un impegno gravoso e fuori portata come quello del porto. Colpo mortale per la partecipata di cui, nemmeno due anni fa, veniva messo in dubbio il futuro da parte dell’attuale Amministrazione. Ora è un momento delicato perché bisogna garantire questo periodo transitorio tra decadenza e nuovo bando ma quello che ci preoccupa è il rischio che la scelta proposta dall’Amministrazione possa provocare danni alla partecipata e quindi alla collettività.. Su questo ci confronteremo in Consiglio Comunale anche perché nell’apposita Commissione Consiliare il sindaco Vesprini non ha proferito parole".
Silvio Sebastiani