Lo avevano pedinato in auto per chilometri e chilometri, fino ad arrivare sotto casa sua, poi erano entrati in azione: lo avevano bloccato, perquisito, trovato in possesso di cinque chili di cocaina ed arrestato. Per questo motivo un 30enne di Porto Sant’Elpidio, con origini albanesi, è finito alla sbarra ed è stato condannato a cinque anni e due mesi di reclusione per traffico di stupefacenti. Il blitz era stato messo a segno dagli uomini della Guardia di Finanza e la droga era stata rinvenuta occultata in un doppiofondo sotto il portabagagli dell’auto in uso al 30enne. Il trafficante, dopo essere stato condotto nella caserma delle Fiamme Gialle di Fermo per le operazioni di rito, era stato tradotto in carcere. La cocaina, se rivenduta pura, avrebbe fruttato circa 500.000 euro. Spacciata al dettaglio e tagliata avrebbe raddoppiato il valore. L’operazione aveva fatto seguito ad una più vasta indagine degli uomini delle Fiamme Gialle, che avevano ricostruito l’iter di un traffico di cocaina che si muoveva nel triangolo tra l’Albania, le Marche e il Veneto, gestito da una vasta organizzazione multietnica, composta da 17 persone per la quale è ancora in corso un procedimento giudiziario separato.
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