Certi calendari raccontano storie che valgono per sempre e parlano di dedizione al dovere e di onore. È un gioiello così il calendario dell’Esercito italiano, dopo la presentazione nazionale del Capo di Stato maggiore ogni regione racconta l’opera nel proprio territorio, per le Marche per la prima volta è stata scelta la Provincia di Fermo. "Abbiamo subito aderito, sottolinea il prefetto Edoardo D’Alascio, per il valore di questo momento, per amore di questo territorio che ancora oggi racconteremo nelle sue tante eccellenze. E poi per sottolineare che qui manca il presidio dell’esercito, mi piacerebbe ci fosse per la grande capacità di gestire soprattutto i momenti di protezione civile, per la dedizione totale alla Prefettura". Il sindaco Paolo Calcinaro ha ribadito la grande soddisfazione per una presenza che si rinnova in città, "noi in Giunta siamo particolarmente legati all’esercito, il nostro assessore Ingrid Luciani per 9 anni è stata proprio un ufficiale e dunque siamo consapevoli del senso di attaccamento e della grande preparazione che c’è". Il presidente della Provincia Michele Ortenzi ha sottolineato che la nostra piccola Provincia "non ha mai completato il suo iter e un presidio dell’esercito sarebbe davvero un risultato importante, quelle divise ci ricordano sempre l’orgoglio di essere italiani". Il comandante del comando militare esercito Marche il colonnello Enrico Ubaldo Gabrielli ha poi mostrato il calendario 2025 che quest’anno ripercorre la storia della Liberazione, è la chiusura della trilogia iniziata nel 2023 con l’armistizio, a testimoniare il ruolo dell’esercito anche nella ricostruzione dell’Italia devastata da un periodo storico terribile. Parte del ricavato delle vendite del calendario va a sostenere 500 orfani di militari, per continuare a costruire futuro.
CronacaPresentato il calendario dell’esercito