Prof accusato di abusi sessuali Chiesto un nuovo perito

Colpo di scena nel processo all’insegnante 60enne fermano accusato di aver abusato sessualmente di tre adolescenti suoi allievi: il Collegio penale del tribunale di Fermo si è riservato la decisione sull’eventualità di nominare un nuovo perito per valutare la capacità di rendere testimonianza delle vittime. La decisione è stata presa consensualmente da tutte le parti del procedimento dopo il secondo ascolto in aula della psicoterapeuta che aveva ricevuto l’incarico di consulente tecnica dal gip in fase di indagine e di incidente probatorio. La riserva sarà sciolta solo dopo l’audizione di un testimone della difesa prevista nel corso della prossima udienza.

Al tempo dei fatti l’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Angelozzi, era insegnante di sostegno presso una scuola media di Fermo ed è finito davanti al Collegio penale per rispondere del reato di violenza sessuale in danno di tre alunni minorenni. Le vittime, insieme ai loro familiari, si sono costituite parte civile all’inizio del processo e sono rappresentate dagli avvocati Matteo Restuccia, Alessandra Iacopini, Filippo Polisena e Marco Tomassini. Le presunte violenze si sarebbero consumate a più riprese, tra il 2016 e il 2017, a casa delle vittime e a scuola, durante le lezioni di sostegno individuali. L’indagine era partita dopo che un genitore, a seguito di alcuni racconti del figlio, aveva segnalato presunte molestie sessuali alla preside della scuola. La stessa dirigente aveva immediatamente denunciato l’episodio alla Procura, che aveva aperto un fascicolo a carico dell’insegnante. Le indagini, portate avanti dalla polizia giudiziaria, avevano fatto emergere altre due vittime. C’era stato un incidente probatorio in un’aula protetta, dove i tre adolescenti erano stati ascoltati con l’ausilio della psicoterapeuta nominata dal gip.

fab. cast.