"Progetti strutturati e niente interventi spot"

Vesprini, candidato alla poltrona di sindaco, e il futuro della città: il mio è un cammino nel solco della coerenza. Gramegna? Ho stima

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Quali le sue sensazioni nell’avere quale competitor alla carica di sindaco chi per tanti anni è stato al suo fianco come collega assessore? E’ la prima delle cinque domande che abbiamo rivolto ai due candidati sindaci Gramegna e Vesprini: "Non nascondo che faccio fatica a sentirlo avversario, dopo aver lavorato insieme per nove anni", la risposta del primo. Più articolata quella del secondo: "Nutro stima e rispetto per Gramegna. E’ un uomo di partito che con la candidatura ha dimostrato di essere fedele alla bandiera politica. Lo ammiro per la sua disponibilità e per un carattere notoriamente non litigioso o d’impatto. Abbiamo, questo è evidente, due modi distinti e distanti di leggere la città e di programmarne il futuro". Delle risposte di Gramegna alle altre domande abbiamo già riferito. Riportiamo quelle di Vesprini.

Ritiene che l’esperienza amministrativa del sindaco Loira meriti oppure no di essere perseguita? Nell’una o nell’altra ipotesi quali i motivi?

"Sull’esperienza amministrativa di questa giunta mi sono già espresso. Purtroppo ci sono state delle frizioni per le quali non potevo non prendere una posizione netta. Questo mi ha portato a iniziare un cammino nel solco della coerenza con un progetto che ha preso corpo nel tempo con coloro che hanno condiviso con me da sempre un’idea per la Porto San Giorgio di domani. Credo che l’esperienza amministrativa Loira si concluda con il mandato dello stesso sindaco che ne era il garante. Proprio a causa di specifiche falle sulla condivisione della programmazione si è consumato uno strappo non più sanabile".

A quali opere della passata amministrazione darà seguito?

"A quelle che facevano parte del programma amministrativo come, ad esempio il nuovo lungomare con un preciso progetto di riqualificazione con pista ciclabile e una puntuale individuazione di posti auto che rispondano alle esigenze della città. Un progetto ben strutturato e calibrato nel tempo, non interventi spot che creano solo disappunto, confusione e disagi perché non ben chiari né condivisi con cittadini e categorie in un momento delicato per la città che si prepara ad affrontare una stagione, quella balneare, che potrebbe rivelarsi decisiva. Su quali opere che invece credo vadano bloccate, non posso esprimermi perché, considerato quanto detto sul lungomare, le altre significative come piazza Mentana o la pista di atletica sono frutto di scelte condivise". Una buona ragione per la quale i sangiorgesi possono darle il voto? Se eletto con quale opera realizzata le piacerebbe essere ricordato come sindaco?

"A queste ultime due domande non intendo rispondere".

Silvio Sebastiani