Gherardo Colombo ex magistrato del pool Mani Pulite illustre ospite di Porto San Giorgio quale relatore del ‘progetto legalità’ organizzato dal Comune. Venerdì scorso nel teatro comunale, intervistato dal giornalista, Raffaele Vitali, l’ex magistrato ha affrontato il tema delle regole spaziando su più argomenti: "Giovani problematici e violenti?" "Mica tutti!" risponde così al suo punto di domanda, per poi aggiungere "dobbiamo tener conto che li abbiamo educati noi quindi dovremmo guardare anche alle cause e non solo agli effetti. La citazione del suo libro ‘Anche per giocare servono le regole’ gli serve per ricordare che ‘conoscere e rispettare le regole è alla base della libertà’. Ha evidenziato inoltre inoltre che ci sono anche regole non giuste: "Se il Parlamento introducesse la pena di morte, sarebbe una legge da osservare?" Proprio partendo dai concetti di pari dignità e costituzione, il magistrato, che è anche presidente della Garzanti, ha ricordato che "le regole non sono un obbligo ma uno strumento. Se solo ci chiedessimo come salvarci, allora la rispetteremmo. Ma serve conoscerle e capirle. E questo vale anche per la Costituzione". Inevitabile un passaggio sullo stato della magistratura oggi, sul concetto di giustizia a orologeria, sul fatto che Mani pulite non sia riuscita a diminuire la corruzione: la legge uguale per tutti sostiene che lo è uguale a parità di situazioni e queste raramente sono identiche" conclude Colombo. Le parole del sindaco Valerio Vesprini: "Gherardo Colombo, una figura di riferimento per la giustizia e l’impegno civile. Le sue parole hanno suscitato riflessioni profonde sulla giustizia, i diritti e il nostro ruolo nella costruzione di una società più equa".
CronacaProgetto legalità con Gherardo . Colombo