Pronto per il ricovero in Psichiatria Si libera e semina il caos in ospedale

Nudo si era scagliato contro i paramedici e l’agente della sicurezza, due persone ferite e molti danni. Alla fine c’era voluto l’intervento di ben quattro pattuglie della polizia e dei carabinieri per bloccarlo.

Pronto per il ricovero in Psichiatria  Si libera e semina il caos in ospedale
Pronto per il ricovero in Psichiatria Si libera e semina il caos in ospedale

Era giunto al pronto soccorso per essere ricoverato in psichiatria, ma improvvisamente era stato colto da un violento raptus e, dopo essersi spogliato completamente nudo, si era scagliato contro i paramedici e l’agente della sicurezza privata, seminando il terrore nei corridoi dell’ospedale. Alla fine c’era voluto l’intervento di quattro pattuglie della polizia e dei carabinieri per bloccare l’esagitato, che era stato ammanettato, sedato e ricoverato per un trattamento sanitario obbligatorio. Per questo motivo un 45enne di Fermo è finito davanti al giudice del tribunale di Fermo e, al termine del processo, è stato condannato a due anni di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato. I fatti si erano consumati al "Murri" nel gennaio 2019 quando erano da poco passate le 12,30. L’uomo era stato trasportato al pronto soccorso per una sintomatologia di tipo psichiatrico. All’apparenza era sembrato piuttosto tranquillo, ma, come da procedura, era stato adagiato su una sedia a rotelle e legato con le cinghie per essere trasportato in reparto. Una volta nei corridoi dell’ospedale, quello che non t’aspetti: l’uomo aveva letteralmente strappato le cinghie di sicurezza e, dopo essersi liberato, si era tolto i vestiti per poi cercare di scappare verso l’ambulatorio di ortopedia.

L’inserviente che si trovava con il paziente aveva provato a fermarlo, ma lui le si era scagliato contro e le aveva strappato, a ciuffi, gran parte dei capelli, quindi l’aveva scaraventata a terra. Il 45enne aveva poi aggredito e spintonato tutte le persone che gli si erano parate contro finché, mentre stava cercando di scassinare un distributore di bibite, davanti alla sala gessi si era trovato faccia faccia con l’agente privato addetto alla sicurezza del "Murri". L’esagitato in un primo momento era sembrato bloccarsi, poi, repentinamente, aveva afferrato il vigilante e lo aveva colpito con due testate al volto e al naso. Nonostante ciò, l’agente era riuscito ad immobilizzare temporaneamente l’uomo, fino a quando sul posto erano giunti polizia e carabinieri, che lo avevano ammanettato e trasportato in psichiatria. Delle persone aggredite ad avere la peggio erano stati il vigilante, che è stato ricoverato in osservazione con un trauma cranico e una sospetta frattura al braccio, e la inserviente che, oltre alle lesioni in diverse parti del corpo, aveva perso irreparabilmente gran parte della capigliatura.

Fabio Castori