Pronto soccorso stracolmo. Pure le ambulanze in coda

Emergenza al pronto soccorso dell'ospedale "Murri" di Fermo: ambulanze in coda, mancanza di posti letto e personale esausto. La popolazione decuplicata in estate mette a dura prova la struttura. Direttore generale Ast Fermo: aumento degli accessi del 20/30%, attivati nuovi interventi per far fronte alla situazione.

Ambulanze in coda che non riescono ad entrare al pronto soccorso, posti letto che mancano e personale al limite del collasso a far fronte il decuplicarsi della popolazione nel periodo estivo. Una situazione preoccupante quella segnalata dagli utenti dell’ospedale "Murri" di Fermo alle prese con un vero e proprio assalto quotidiano al quale non si riesce a dare risposte adeguate. "L’altro giorno – racconta una parente di un paziente - c’erano ben cinque ambulanze rimaste fuori dal pronto soccorso. Non potevano entrare perché il reparto stava scoppiando e non aveva la capienza per ospitare altre emergenze. Bisogna fare qualcosa per i pazienti e per chi in quella struttura ci lavora con turni massacranti. Come ampiamente prevedibile, la stagione e il clima ogni anno provocano maggiori accessi al pronto soccorso, ma questa non è una novità. Allora perché ci si fa cogliere impreparati? Accade troppo spesso che il personale abbia difficoltà a prendere in carico i pazienti. Non voglio puntare il dito contro chi è in prima linea come medici e paramedici, ma vorrei delle spiegazioni di questa situazione". Purtroppo il problema del personale e un problema atavico in tutta la regione e a Fermo si è aggiunto anche quello dei posti letto. "L’Obi, Osservazione breve intensiva – sottolinea un utente - fino a qualche giorno fa non era stata ancora riaperta e a medicina Amandola sono stati tolti posti letto. Bisogna fare qualcosa perché il "Murri" rappresenta un’eccellenza per il territorio e tale va mantenuta". Poi torna d’attualità l’assenza di un primario del pronto soccorso: "L’ultimo ci risulta risalga a quasi due anni fa. Cosa si aspetta ad indire un nuovo concorso?".

Abbiamo chiesto spiegazioni al direttore generale dell’Ast Fermo, Roberto Grinta che prima di tutto ha voluto ringraziare gli operatori sanitari che costantemente ed assiduamente lavorano presso il pronto soccorso, così anche quelli che prestano servizio presso le altre strutture ospedaliere e territoriali. Soprattutto durante le meritate ferie programmate: "È proprio questa parola che fa la differenza fra programmazione ed urgenza. Infatti l’emergenza osservata in queste ultime settimane ha fatto registrare un aumento degli accessi al pronto soccorso del 20/30% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con punte in numero assoluto anche di 160 accessi. Inoltre il paziente che si reca al pronto soccorso presenta un’età media di circa 85 anni con elevata comorbidità. Si osserva quindi una maggiore richiesta di posti letto per la maggior parte in strutture di lungodegenza, cure intermedie e Rsa. E, come detto, l’emergenza ha portato l’Ast ad attivare alcune procedure che siano in grado di dare una risposta, fra cui anche l’aumento del personale infermieristico ed operatore socio sanitario per aumentare i posti letto Obi".

Fabio Castori