"Quando si perde, si lascia ad altri la guida del partito"

Sabbioni striglia . Alessandrini:. "Il Pd dovrà azzerare. tutta la dirigenza"

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Lo ha visto crescere politicamente e umanamente Fabiano Alessandrini, ne segue le vicende da lontano Raffaele Sabbioni che oggi commenta così la situazione di crisi che attraversa il centrosinistra e il Partito Democratico in particolare: "Alessandrini è cresciuto con me politicamente, io l’ho avvicinato quando era poco più di un ragazzo e l’ho voluto lanciare, era un giovane motivato, io all’epoca ero col partito social democratico. È molto intelligente ma la sua carriera è impostata tutta sul restare a tutti i costi, anche di fronte alle sconfitte più cocenti". Sabbioni ricorda che solo a Sant’Elpidio a Mare, città d’origine dello stesso segretario provinciale, il Pd ha incassato il 40 per cento dei voti, contro il 46,8 per cento il centrodestra: "Parliamo di sette punti di scarto per il centrosinistra, mi pare sia un numero di una certa rilevanza – sottolinea Sabbioni –, oggi serve un modo nuovo di ragionare, bisogna trasmettere alla gente che quando si perde si lascia ad altri la guida del partito. Si può anche ragionare sulle motivazioni ma poi si lascia. Guai se si ragiona solo sulla permanenza al potere, dopo tanti anni in cui si è ricoperto un ruolo e i risultati sono quelli che abbiamo davanti, non vedo altra possibilità se non assumersi la responsabilità della sconfitta e andare avanti, lasciando il posto ad altri. Tutto quello che si sta dicendo va bene come riflessione ma diventa per lo sconfitto un modo per continuare a tenere il potere, si ragiona sulle perdite ma non si lascia, non è un esempio per chi deve capire come affrontare le proprie responsabilità. Io credo che tra non molto tutto cambierà nel mondo della politica, per essere pronto a quello che accadrà da qui a breve il Pd deve azzerare tutta la dirigenza, dal regionale in giù, per una sconfitta che vale tutta la regione e non so quando ci riprenderemo".

a. m.