Quattro giorni dedicati al buon mangiare Torna Anghiò, il festival del pesce azzurro

Gli organizzatori: "Questo è il nostro anno zero, lasciamo invariato il costo del carnet"

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Non si è mai fermato il Festival del Pesce Azzurro Anghiò, neanche durante gli anni del Covid "ma questa edizione è il nuovo punto di partenza. È il nostro anno zero" dicono l’ideatore Stefano Greco, il sindaco Nazareno Franchellucci e l’assessore ai grandi eventi, Patrizia Canzonetta, presentando la kermesse culinaria giunta alla 13a edizione che prende il via stasera e che andrà avanti fino a domenica. Quattro giorni in cui via Cesare Battisti ospita piatti a base di pesce azzurro declinato in ogni modo possibile, secondo ricette improntate alla tradizione elpidiense, sambenedettese, ascolana, ma anche abruzzese, sarda, toscana e laziale. La formula resta quella ormai ampiamente rodata e risultata vincente "considerato che questo appuntamento di metà settembre, è ormai diventato un punto di riferimento per quanti amano il pesce e un grande richiamo non solo per la gente del posto" dicono gli amministratori elpidiensi. Greco punta l’attenzione su un paio di aspetti di non secondaria importanza: "In un periodo in cui tutto aumenta, abbiamo deciso di lasciare invariato il costo del carnet (18 euro per 18 ticket, ndr) perché Anghiò nasce come evento popolare e non si può far pagare una pietanza come un ristorante stellato". Greco ammette che questa decisione ha avuto inevitabili ripercussioni sui conti dell’evento, ma la formula resta confermata e così i prezzi. Per i punti ristoro sono state scelte delle casette in legno e bypassato, seppur a fatica, il problema del reperimento del personale, Anghiò può partire: da stasera a domenica, dalle 18,30 alle 23,30, si può cenare gustando le allettanti proposte culinarie (sabato e domenica, si può anche pranzare, dalle 12,30 alle 14,30).

m.c.