"Qui il cricket diventa integrazione"

Nasce un nuovo progetto sportivo: una decina di profughi dello Sprar pronti a debuttare ad Ancona

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Il giovane profugo del Bangladesh arrivato in città da appena una settimana, nell’ambito del Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione, ex Sprar), a tutto poteva pensare fuorché di ritrovarsi in squadra con una decina di connazionali (dai 18 ai 25 anni, coordinati da Andrea Petrucci) arrivati da qualche settimana in più, per giocare a cricket, lo sport del loro Paese d’origine. E’ Alessandro Fulimeni (coordinatore del Sai) ad illustrare il nuovo progetto sportivo che vedrà la squadra del Porto Sant’Elpidio Cricket (nome provvisorio) debuttare in un torneo ad Ancona il 16 ottobre. "L’accoglienza è buona se a praticarla è un territorio che attua una serie di modalità e situazioni volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. Questo – dice - è un nuovo progetto che lega lo sport e l’accoglienza, il gioco e l’ospitalità". L’occasione è utile per ricordare che "il progetto di accoglienza di Porto Sant’Elpidio esiste dal 2014. Ad oggi ospitiamo 37 beneficiari tra uomini e donne, distribuiti in strutture di accoglienza sparse tra Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano e Fermo", aggiunge Fulimeni, tracciando un quadro sull’attività del Sai, portata avanti in collaborazione con i Comuni, la NuovaRicerca Agenzia Res ma anche con il polo scolastico ‘Urbani’. "Facciamo un lavoro a 360 gradi – prosegue – che va dall’accoglienza materiale, all’assistenza sanitaria, alla mediazione linguistica e psicologica perché, in molti casi, sono migranti costretti a partire. Lavoriamo per l’orientamento, la formazione e l’inserimento lavorativo". A proposito del cricket, Alessandra Azzurro (Nuovaricerca) fa sapere che "prima di lavorare sulla creazione di una squadra, abbiamo fatto delle uscite nei centri estivi e i bambini sono stati molto interessati".

La novità: sarà ampliato il progetto per dare accoglienza a sette profughi ucraini "per i quali stiamo definendo la parte burocratica" afferma l’assessore ai servizi sociali, Marco Traini che, con l’assessore allo sport, Emanuela Ferracuti, conferma come l’amministrazione abbia sempre creduto in questa integrazione e la sostenga. Ma il Comune va anche oltre: "Abbiamo contatti con imprenditori calzaturieri disponibili ad attivare collaborazioni con i ragazzi per favorire l’integrazione nel tessuto produttivo di questa zona". Hanno sottolineato la disponibilità dell’Urbani il vicedirigente, Mario Andrenacci e la professoressa, Annalinda Pasquali, non disdegnando la possibilità di inserire il cricket tra le discipline del liceo sportivo.

Marisa Colibazzi