
Le accuse sono di associazione a delinquere, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Così rifornivano le piccole piazze di spaccio tra Abruzzo e Marche con hashish, marijuana e cocaina.
Era una pericolosa organizzazione internazionale dedita al traffico di stupefacenti che aveva personaggi di spicco anche nel Fermano e che aveva mosso circa 100 chili di droga. I carabinieri del Ros, coadiuvati dai comandi provinciali di Fermo, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Brescia, Perugia e in coordinamento con il Landeskriminalamt del Nord Reno – Westfalia (Germania), l’Udyco Central della Policia Nacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il dipartimento antinarcotici della polizia nazionale dell’Ucraina, avevano eseguito 14 misure cautelari nei confronti di altrettante persone. L’operazione, denominata ‘Contras’, era stata messa in atto sia nelle province italiane sia all’estero. A conclusone delle indagini, 14 persone sono state rinviate a giudizio: Francesco Meconi 58 anni di Fermo; Riccardo Alessandrini, 28 anni di Porto Sant’Elpidio; Marco Capece, 63 anni di San Benedetto del Tronto, Vincenzo Alfonsi, 51 anni, di San Benedetto del Tronto; Patrick Pizi, detto "Fazzoletto", 50 anni, di San Benedetto del Tronto; Piero Fares, detto "Charly", 64 anni, di Monsampolo del Tronto; Marco Bazzani, 62 anni, di Brescia; Stefano Bettoni, 58 anni, di Perugia; Mario Cappella, 45 anni, teramano di origini argentine; Sergio Corsi, 65 anni, di Ortona; Diego Diaz Potes, colombiano di 40 anni; Domenico Di Gregorio, 59 anni, di Penna Sant’Andrea (TE); Franco Di Marco, 58 anni di Carmignano (TE); Cleofas Guillen Tomas, spagnolo di 62 anni; Maria Potes Martinez, colombiana di 58 anni; Gino Violante, 63 anni, Villa Calieri (PE).
Tutti saranno chiamati a rispondere, a vario titolo, delle accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Gli indagati, secondo gli inquirenti, appartenevano ad un’organizzazione attiva nel territorio nazionale, in Germania e in Spagna, con ulteriori contatti in Belgio e in Ucraina. "L’operazione era stato il risultato di complesse e prolungate investigazioni del Ros, coordinate dalla Dda dell’Aquila, a seguito delle quali era stata documentata l’esistenza di una struttura organizzata dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, svelando, altresì, le modalità di approvvigionamento del narcotico che giungeva in Italia, dalla Spagna. L’indagine aveva consentito di documentare l’operatività in Abruzzo e nelle Marche di un’organizzazione criminale – svincolata da contesti di criminalità organizzata di tipo mafioso – formata da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, dedita al traffico, anche internazionale, di hashish, marijuana e cocaina.
Le sostanze stupefacenti, approvvigionate in Spagna da alcuni degli imputati residenti nel Paese iberico, venivano trasportate via gomma in Italia da corrieri che le nascondevano in autotreni nella disponibilità dell’organizzazione, per poi essere stoccati a favore delle piazze di spaccio abruzzesi e marchigiane. Il sodalizio criminale, con uomini di fiducia e sodali sul territorio nazionale e all’estero, poteva contare su punti di riferimento in Spagna e Germania. Gli inquirenti, durante il lungo periodo d’indagine, avevano posto in essere diversi sequestri, per un totale di circa 100 chili di hashish e un chilo di cocaina, riuscendo a ricostruire i vari ruoli degli associati. Nel corso dell’operazione, oltre agli arresti dei componenti del sodalizio, erano state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di altri indagati residenti in Spagna.
Fabio Castori