Raffaele Sabbioni morto, lutto a Porto Sant'Elpidio

Si è spento in casa l'ex politico e dipendente Asur, fu assessore e vicesindaco

Raffaele Sabbioni

Raffaele Sabbioni

Porto Sant'Elpidio (Fermo), 5 settembre 2022 - Da qualche giorno non si sentiva bene e ieri, intorno alle 13,30, Raffaele Sabbioni, 82 anni, è deceduto mentre si trovava in casa sua. La sua scomparsa ha gettato nello sconforto più totale la moglie Tania Liduina Durpetti (erano legatissimi), i figli Maria Cristina e Luca, la nuora Natasha Stefanenko, le nipoti Veronica e Sasha. Un colpo durissimo per una famiglia straordinariamente unita che ha perso una delle sue anime più vivaci e brillanti. Sabbioni aveva un trascorso importante nella vita amministrativa della città in cui aveva scelto di vivere, lui che era orgogliosamente originario di Amandola (dove sarà tumulato dopo i funerali che saranno celebrati oggi, alle 15,30, nella Perinsigne Collegiata) e che aveva lavorato a lungo per l’Azienda Sanitaria Locale, mettendo a disposizione questo suo patrimonio di conoscenza nei servizi sociali come assessore e vicesindaco con i sindaci Angelo Piergallini e Renzo Offidani.

Una passione per la politica che non l’ha mai abbandonato e una lucidità di vedute che lo portava a lanciare critiche e frecciatine all’amministrazione di turno per spronarla a fare di più, e meglio, ricordando i bei tempi in cui Sant’Elpidio a Mare era una città rispettata ed emulata. Oltre all’impegno politico (nel Psdi, poi nel Psi, come fino a confluire nei Dem sempre come libero pensatore), Sabbioni era il dinamico presidente del Centro sociale anziani ‘Angeli’. Viveva con semplicità la parentela vip con la nuora Stefanenko mosso solo da un amore sconfinato per i suoi cari.

Toccante il ricordo di Fabiano Alessandrini: "Sono cresciuto politicamente con lui. Mi chiamò nel Psi, mi fece candidare per la prima volta e mi indicò come assessore. Una guida preziosa e i suoi consigli sono continuati negli anni quando si è consolidato il rapporto umano. E’ stato sempre curioso delle cose e ciò gli ha consentito una freschezza intellettuale al di là dell’età. Mi ripeteva sempre che ‘un amministratore non deve mai lasciarsi sopraffare dal quotidiano, perché un bravo amministratore’, come lo è stato lui, ‘deve lasciarsi lo spazio mentale per guardare al futuro. Ciao Fefè".