Raggirano un anziano, presi e denunciati

Dopo averlo raggirato gli hanno prelevare del denaro dal conto postale e se lo sono fatto consegnare. Per questo motivo i carabinieri della stazione di Fermo, coordinati dal luogotenente Andrea Giannessi, all’esito di una specifica attività investigativa, hanno denunciato alla Procura della Repubblica, due pregiudicati napoletani, ritenuti responsabili del reato di circonvenzione di persone incapaci, in concorso tra loro. I fatti risalgono al febbraio scorso quando i due malviventi, in una strada del centro storico di Fermo, probabilmente dopo aver osservato e pedinato un anziano fermano, lo avevano avvicinato e lo avevano convinto a far ritorno presso la propria abitazione per prelevare il suo libretto postale per un prelievo di denaro, necessario per effettuare l’acquisto di alcuni capi di abbigliamento. L’anziano, in precarie condizioni psicofisiche, evidentemente raggirato dai due impostori, era stato accompagnato a casa e, dopo aver prelevato il libretto di risparmio, era salito sulla vettura dei malviventi. I due avevano condotto l’anziano a Civitanova Marche dove, presso un ufficio postale, lo avevano convinto ad accedere all’interno e quindi prelevare alcune centinaia di euro. L’anziano, dopo aver ritirato la somma, uscito fuori dall’ufficio l’aveva consegnata subito nelle mani dei malviventi, da cui aveva ricevuto due giubbotti, di scarsissimo valore commerciale. Solo nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, l’anziano, dopo aver realizzato quanto accaduto, si era presentato alla stazione dei carabinieri di Fermo, dove aveva formalizzato la denuncia, narrando l’accaduto. All’esito di una prolungata attività investigativa, grazie alla sistematica ricostruzione del fatto ed alla profonda conoscenza del territorio, gli uomini dell’Arma sono riusciti a ricomporre il "puzzle", così riuscendo a dare un volto ed un nome ai due truffatori. I due napoletani, che sono risultati già recidivi nella specifica tecnica criminale, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Fermo perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del delitto di circonvenzione di persone incapaci.