Raid in ospedale a Fermo, in manette tutta la banda

Arrestato l’ultimo membro, avevano tentato di prelevare con la forza un giovane per un regolamento di conti seminando il caos al Murri

La polizia arresta alcuni membri della banda fuori dall’ospedale Murri (Zeppilli)

La polizia arresta alcuni membri della banda fuori dall’ospedale Murri (Zeppilli)

Fermo, 23 settembre 2022 - Era latitante da cinque mesi dopo essersi reso protagonista di un violento blitz al pronto soccorso insieme ad altre cinque persone. La polizia però lo ha scovato e, nonostante si fosse barricato in auto, è riuscita a trarlo in arresto. Gli uomini della squadra mobile di Fermo hanno dato esecuzione all’ultima delle cinque misure cautelari emesse dal gip di Fermo, a seguito dell’indagine avviata dopo i gravi fatti del 28 aprile scorso quando ci fu un accoltellamento a Lido Tre Archi e un’irruzione di un gruppo di sei nordafricani all’interno dell’ospedale Murri, finalizzata a portare via dalla struttura un connazionale 20enne ferito, accompagnato dagli uomini della questura per le cure dopo l’aggressione con un’arma da taglio. In quella circostanza il giovane era stato sollevato di peso da alcuni stranieri, uno dei quali gli aveva strappato dal braccio l’ago della flebo mentre gli altri avevano ostacolato e aggredito i due poliziotti della squadra volante che lo assistevano. Erano stati momenti di terrore per i medici e i pazienti presenti al pronto soccorso.

Uno dei responsabili era stato tratto in arresto in flagranza mentre gli altri cinque si erano dati alla fuga ma, a seguito delle serrate indagini della squadra mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica di Fermo, erano stati tutti identificati e deferiti all’autorità giudiziaria, che aveva emesso a loro carico le misure cautelari della custodia in carcere per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, possesso ingiustificato delle armi rinvenute, interruzione di pubblico servizio. Gli uomini della squadra mobile, in base a quanto disposto dal giudice per le indagini preliminari, aveva dato esecuzione alle quattro misure cautelari a carico dei responsabili di quella irruzione, ma un quinto malvivente, un 25enne di nazionalità egiziana, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e inerenti agli stupefacenti, era riuscito a sottrarsi alla cattura, tanto che era stato dichiarato latitante poiché irreperibile.

Gli investigatori della questura, senza mai interrompere le ricerche del giovane, attraverso continue attività di appostamento e pedinamento, sono riusciti a rintracciarlo a Civitanova. Gli agenti appostati da più giorni nei pressi dell’abitazione dove aveva trovato accoglienza il 25enne, nella giornata di ieri lo hanno notato all’interno di un’auto dove erano presenti anche altre persone. Immediato l’intervento nel corso del quale i poliziotti hanno circondato la vettura intimando al giovane egiziano di arrendersi e di uscire dal veicolo. Il latitante, in un primo momento, non ha obbedito all’ordine di scendere e di arrendersi e si è barricato in auto azionando la chiusura. A quel punto uno dei poliziotti ha infranto il vetro della portiera riuscendo a farlo scendere e dichiarandolo in stato di arresto.