Rapine Fermo, doppio arresto per colpi in banca

Presi i rapinatori che assalirono le filiali di Sant’Elpidio a Mare e Campofilone. La conferma dal Dna

I carabinieri davanti alla filiale di Campofilone che venne presa di mira nel 2017

I carabinieri davanti alla filiale di Campofilone che venne presa di mira nel 2017

Fermo, 17 gennaio 2019 - I banditi protagonisti di due rapine messe a segno nel Fermano hanno un nome e un volto e sono stati assicurati alla giustizia dai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno. I militari del Nucleo investigativo, in collaborazione con quelli delle Compagnie di Napoli Poggioreale, Frosinone e Fermo, al termine di e prolungate indagini, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Fermo.

L’ordinanza di carcerazione è stata adottata su richiesta della Procura della Repubblica di Fermo, che ha coordinato le indagini ed ha concordato pienamente con le risultanze rapportate dall’Arma, nei confronti di due malviventi campani di 49 e 29 anni, con precedenti specifici, artefici di una rapina e di una tentata rapina ai danni delle filiali della Banca Marche, consumate rispettivamente il 12 settembre 2017 a Sant’Elpidio a Mare e il 13 settembre 2017 a Campofilone.

Le accurate indagini fatte dagli investigatori dell’Arma, grazie anche alle tracce biologiche lasciate sulla scena del crimine repertate da militari specializzati, hanno consentito di individuare il profilo genetico di uno dei rapinatori. Inoltre, alcune testimonianze raccolte subito dopo i fatti, oltre agli accertamenti di natura tecnica, hanno permesso di identificare senza ombra di dubbio i malviventi arrestati, che sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria fermana.

"L’operato dei carabinieri – sottolinea il colonnello Pompeo Quagliozzi - continuerà in maniera determinata per contrastare i reati predatori e non solo, sempre a tutela della cittadinanza. Tutti sono, pertanto, invitati a chiamare subito il 112, o a recarsi personalmente in caserma per esporre denunce o soprusi di ogni genere, nonché contattare telematicamente l’Arma anche attraverso il sito carabinieri.it".