
Recupero dell’ex fornace. In arrivo l’ok del consiglio
Il brindisi sarà d’obbligo per festeggiare l’ultimo atto dell’iter procedurale di approvazione del piano attuativo di recupero e riqualificazione ambientale dell’ex fornace Branella, una delle aree più degradate esistenti in città, per la quale quindi si potrà partire con i lavori. L’iter prevede ancora l’approvazione del progetto in seconda e definitiva battuta da parte del Consiglio comunale che sarà convocato allo scopo il 13 giugno. Ce ne dà conferma il sindaco Valerio Vesprini, il quale esprime la propria soddisfazione per il recupero ed il rilancio di una zona importante della città. All’approvazione del Consiglio seguirà la firma della convenzione tra la società Gabrielli proprietaria dell’ìmmobile e il Comune. Sarà l’ultima formalità prima di avviare le ruspe. In prima battuta il piano in questione ha riscosso in consiglio il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dei consiglieri di opposizione. Questi ultimi, pur dichiarandosi favorevoli all’operazione, hanno motivato il voto di astensione, per essere stati lasciati fuori della porta dall’amministrazione nella elaborazione del piano a cui avrebbero voluto partecipare e per il fatto di averne avuto copia all’ultimo minuto alla vigilia della seduta consiliare della prima approvazione. Tuttavia non si esclude che possano riconsiderare il proprio atteggiamento in seconda battuta.
Per ciò che riguarda gli aspetti tecnici il progetto risulta conforme e rispettoso delle previsioni del PRG. che, anzi, migliora con la riduzione della Sul (Superficie utile lorda) dai 13.410 mq concedibili dallo stesso PRG agli 8.000 mq, di cui 5.000 commerciale e 3.000 residenziale. L’ex fornace è uno stabilimento che realizzato a suo tempo in periferia, è rimasto inglobato nell’urbanizzazione. Si trova a nord della città, a valle dell’insediamento residenziale di Pian della Noce , in una zona completamente urbanizzata, arrecando danno all’immagine della città per la permanenza della struttura industriale nel contesto urbano, oltre che danno ambientale in considerazione della presenza della grande copertura in amianto, La sua produzione di laterizi è cessata nel 2009.
L’area è stata acquistata nl 2022 dalla Magazzini Gabrielli, società operante nel settore della grande distribuzione , con l’intento d procedere al recupero dell’intero sito ex industriale per insediarvi proprie attività.La società Gabrielli si impegna a costruire parcheggi e aree verdi da cedere al Comune, alla bonifica da amianto del tetto della fornace per 600 mq ed alla monetizzazione di 180 mila euro per finanziare un’opera che vorranno i residenti nel quartiere.
Silvio Sebastiani