Regione sulla sanità fermana: "Chi critica non ricorda dove eravamo"

Anche l’assessore regionale. Saltamartini e l’onorevole. Mauro Lucentini. nella sede della Lega

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È scandito di riunioni e di incontri e di sollecitazioni il tempo di Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità. Un’ora, di sabato, la spende a Fermo, nella sede della Lega, per fare chiarezza e dire concretamente come stanno le cose. Ad aprire l’incontro il coordinatore provinciale, Alan Petrini, che parla della sanità fermana per decenni tenuta all’angolo, smantellata in ogni sua forma: "Impensabile porre rimedio a problematiche di grande portata in poco tempo". Dalla Regione si ribadisce che è cambiata l’aria, che si lavora per aumentare le borse di ricerca in medicina, che sono stati aumentati i posti letto di terapia intensiva, che sono stati messi altri 30 milioni per il nuovo ospedale. È l’onorevole Mauro Lucentini a ribadire che quello che serve è un livellamento di risorse tra tutti i territori, oggi Saltamartini e il direttore di area vasta, Roberto Grinta, sanno quello che devono fare: "Chi si lamenta dimentica dove ci eravamo lasciati, una situazione aberrante della sanità marchigiana, le criticità ci sono ma non siamo ripartiti certo da una situazione rosea. È una situazione di emergenza epocale, tra l’altro, ne siamo usciti abbastanza bene, da lunedì torniamo meritatamente in zona gialla. C’è un’attenzione che prima non c’era". Un’attenzione che passa anche per la viabilità, per la mare monti che prende forma e che vedrà i territori di montagna meno isolati, il consigliere regionale Marco Marinangeli ribadisce che si stava all’anno zero, che il Pd di oggi è lo stesso che governava ieri e che i problemi non li ha mai risolti, anzi: "Essere seri significa rispettare impegni presi, parliamo di un intervento di 69 milioni del Pnrr che vorrà dire 29 case della salute, 9 case di comunità e 15 luoghi operativi territoriali".

L’investimento su Fermo, per ogni abitante, è di sicuro più forte che negli altri territori, i primi risultati stanno arrivando, con la nuova tac, il robot fisiatrico a Porto San Giorgio e nel futuro la piscina riabilitativa, i quattro nuovi ecocardiografi e presto una nuova risonanza magnetica e una mammografia all’avanguardia: "Al massimo a giugno ci presenteremo col nuovo piano socio sanitario, quello del 2020 non la prevedeva mica l’emodinamica a Fermo. Noi abbiamo realizzato due spazi nel nuovo ospedale per questo servizio che secondo il decreto Balduzzi non ci potrebbe stare qui, questione di numeri, di prestazioni, di casistica. Ci batteremo perché ci sia, quanto meno avremo un servizio di elisoccorso che consentirà di assistere al meglio gli infartuati anche in questo territorio". Sa l’assessore che il dramma della sanità è nei numeri del personale, ricorda a tutti che c’è il blocco di un tetto di spesa deciso dall’alto che non consente voli pindarici: "I sindaci che oggi si lamentano sono riusciti a raddoppiare il loro personale? Hanno aumentato i vigili? La battaglia va fatta altrove, noi abbiamo portato a casa 256 posti letto di terapia intensiva, abbiamo gestito la pandemia al meglio, grazie a tutto il personale". Saltamartini ricorda che nel progetto del nuovo ospedale mancava la cucina, il magazzino e i locali per la dialisi, ci saranno invece 35 milioni per gli apparecchi elettromedicali: "Noi non sprechiamo risorse in accordi con le cooperative. Intanto prenderemo in affitto il robot per gli interventi soprattutto di urologia, una delle tante eccellenze del Murri. Stiamo lavorando sulle liste di attesa, su tante situazioni che si trascinano da anni ma la vera svolta sarà la modifica alla legge 13 che consentirà di riportare le aziende locali ad una autonomia vera, anche nella gestione delle risorse".

Angelica Malvatani