Rifiutano di comprare droga Vengono picchiati e rapinati

Una notte da incubo vissuta da due ragazzi a Lido Tre Archi per colpa di una banda di nordafricani: il giudice ha inflitto ai quattro malviventi quasi 20 anni di pena

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Aveva chiesto loro se volessero acquistare droga, ma quanto si era sentito rispondere che non erano interessati perché non ne facevano uso, era spuntato un vero e proprio commando composto da altre tre persone che avevano massacrato i malcapitati a colpi di coltello e li avevano rapinati. L’inquietante fatto di sangue risale al novembre 2019, ma grazie ad un’incalzante indagine della polizia, ai quattro componenti della banda era stato dato un nome e un volto. Si tratta di tre giovani nordafricani e di un egiziano senza fissa dimora, di età compresa tra i 20 e i 25 anni che sono comparsi davanti al Collegio penale di Fermo per rispondere di rapina aggravata e lesioni personali in concorso. Al termine del processo, sono stati tutti condannati alle rispettive pene che vanno dai tre anni e due mesi ai cinque anni. Tutto accade in una sera di fine novembre, quando due ragazzi transitano in auto a Lido Tre Archi. Improvvisamente da un porticato esce un dei quattro extracomunitari che fa fermare la vettura come per chiedere un’informazione, seguito a poca distanza da un altro giovane. Il vero motivo, però, è la proposta di cessione di cocaina. I due ragazzi, che non sono consumatori di droghe, rispondono di non volerla, ma il rifiuto non piace allo spacciatore. Forte della presenza del complice, il pusher inizia un’animata discussione, costringendo il conducente a scendere dall’auto, spintonandolo. A quel punto interviene l’amico del conducente, ma dal porticato, spuntano altri due extracomunitari che iniziano a colpire i due ragazzi, in un crescendo di violenza. Uno degli aggressori estrae un coltello e ferisce i due malcapitati, al volto e in testa. Poi un componente della banda spruzza in viso ad una delle vittime il contenuto di una bomboletta di spray al peperoncino. Non paghi i quattro con colli di bottiglia, calci e pugni finiscono l’opera in modo cruento. Nel corso della violenta colluttazione ad una delle vittime viene strappato dal polso l’orologio e sottratto il telefono cellulare. Prima di essere sopraffatti dal branco, i due riescono a fuggire anche grazie all’arrivo di alcuni cittadini attirati dalle grida. Sul posto intervengono gli uomini della questura che fanno subito scattare le indagini. Gli elementi forniti dalle vittime, la profonda conoscenza degli agenti delle dinamiche dei clan del quartiere consentono di identificare gli autori dell’aggressione.

Fabio Castori