L’amministrazione intende mettere mano, a distanza di una manciata di anni dalla realizzazione, al rifacimento della pavimentazione di via Principe Umberto e, intanto, ha previsto 240mila euro nella variazione di bilancio, anche se il progetto ancora non c’è e sarà approvato entro la fine dell’anno. Si tratta di un intervento che trova tutti d’accordo viste le condizioni pietose in cui è ridotto un manto stradale in cui le mattonelle, al passaggio delle auto, finiscono per staccarsi, rendendo la via insidiosa, per chi la percorre a piedi oltre che per le auto e, siccome sfocia sulla piazza principale della città, vederla in quelle condizioni è anche indecoroso. " Si tratta di un intervento centrale e importante – ha dichiarato il sindaco Massimiliano Ciarpella durante la discussione in consiglio comunale - perché si trova nel cuore del nostro centro città. Peraltro, andremo a risolvere una criticità che si presenta ogni qual volta piove: pochi giorni fa, è piovuto e siamo stati costretti a chiudere la strada per tutto il pomeriggio e la notte". Nulla quaestio da parte di nessuno sulla ineludibilità di questo intervento che riguarderà il tratto più ammalorato (circa 200 metri), ma i consiglieri di minoranza non hanno gradito che non sia stata data loro alcuna risposta circa le modalità dell’intervento. "Procederemo al rifacimento della strada con un’altra tipologia di pavimentazione perché – si è limitato a dire Ciarpella – quanto realizzato pochi anni fa ha mostrato lacune e inefficienze. In futuro, intendiamo risolvere alla radice le problematiche di via Principe Umberto, Marinai d’Italia e del Viale della Vittoria, ma la somma che oggi abbiamo previsto non è sufficiente".
"Sono in corso anche interlocuzioni con i commercianti della via" ha precisato il consigliere Giorgio Marcotulli. Risposte per niente esaustive per Nazareno Franchellucci: "Se avete stabilito un importo abbastanza preciso, vuol dire che esiste almeno uno studio di fattibilità che indica l’importo presunto per l’intervento. Prendiamo atto che non ce lo avete voluto comunicare in consiglio". Più pacato Paolo Petrini: "Vorrei si pensasse anche alla vocazione di quella strada che non deve essere trattata come meramente carrabile, ma anche pedonale" ha detto ipotizzando l’ampliamento del marciapiede su uno dei due lati "per renderla davvero una via del passeggio cittadino. Un aspetto che è stato trascurato nella progettazione di qualche anno fa".
Marisa Colibazzi