Risate e dialetto con ’Sacciomuto’ di Leone Bernardi

Una serata per sorridere, nella migliore tradizione fermana. Torna la Filodrammatica Dialettale Firmum ApS, che porterà in scena il 16 agosto alle ore 21,15 all’arena di Villa Vitali, la commedia ‘Sacciomuto’, che in dialetto fermano vuole dire ‘che ne so, che ti posso dire, vacci a capire tu’. L’opera teatrale di Leone Bernardi, per tutti Leò, notissimo personaggio fermano scomparso nel 1977, fu rappresentata per la prima volta dalla Filodrammatica Firmum nel lontano dicembre 1970. La commedia, narra di un dramma popolare realmente accaduto nel rione di Campoleggio e fu scritta dal Bernardi nell’anno 1943.Attraverso le varie scene che la compongono, disegna in maniera immediata i vizi e le virtù dell’insieme sociale, i pregiudizi ereditari, le inibizioni religiose, la rassegnazione di una vita assai magra, come destini di un’epoca ormai lontana ma spesso ancora attuale. La commedia viene ora nuovamente riproposta con un pensiero speciale, il direttivo della Firmum, ha infatti deciso di devolvere gran parte dell’incasso all’Associazione Amici opera Don Ernesto Ricci. Sotto la sapiente regia di Angelo Ciuccarelli coadiuvato in questo ruolo da Massimiliano Vallesi, vivono i personaggi dell’opera: Sacciomuto interpretato dallo stesso Angelo Ciuccarelli, Marietta sua figlia interpretata da Camilla Console, il facchino di ‘Piazza Pappolio’ interpretato da Giorgio Catini; il falegname Giova’ interpretato da Massimiliano Vallesi, il vigile urbano interpretato da Lanfranco Campanella, le popolane interpretate da Giovanna Paglialunga, Rosa Laura Vallesi, Maria Grazia Bondoni e Fulvia Ciuccarelli, lo studente interpretato da Luca Moreschini, il professore interpretato da Gianfranco Ciucani ed infine i ragazzi del vicolo, interpretati da attori ancora in erba ma dalle molte speranze future quali Gregorio e Sveva Iobbi, Lorenzo Iommi, Caterina Vallesi ed Emanuele Leoni.