"Risorse per le fiere senza burocrazia"

Il vicepresidente e il numero uno della sezione calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico si rivolgono al governo

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Le imprese calzaturiere hanno incassato la solidarietà della Camera di Commercio delle Marche, per le fiere d’autunno. Contestualmente Melchiorri e Fenni continuano a ’tampinare’ il Governo chiamandolo a "scrivere insieme" i prossimi bandi. "Non siamo soli", dicono vicepresidente di Confindustria Centro Adriatico e presidente della sezione calzaturieri in riferimento agli aiuti camerali: "Questo significa ascoltare e poi scegliere come investire le risorse nel modo migliore per le aziende".

Il tema è quello della partecipazione alle fiere, di ogni settore, in autunno. "Il bando garantisce, per le fiere italiane, quattromila euro di contributi. Servono? Un esempio diretto: la maggior parte degli imprenditori per lo spazio all’interno della più importante fiera mondiale di calzature, il Micam, paga tra i 3 e i 10mila euro. Capite l’impatto? Significa che si liberano risorse per altri aspetti, incluso il marketing e lo sviluppo del digitale. Ma non solo, molte di queste aziende partecipano a Micam e Obuv, a Mosca, e grazie alla Camera di commercio ottengono un contributo totale di 9mila euro". Quelle della Camera di commercio sono risorse pronto uso: "Nessuna trafila, solo una semplice domanda con la dovuta rendicontazione finale. Ecco quello che servirebbe anche dal Governo, azioni rapide e necessarie. Il confronto con Gino Sabatini, il componente di Giunta Andrea Santori e tutto l’ente camerale è stato serrato".

Melchiorri e Fenni ricordano che non riguarda solo il Micam la contribuzione, ma anche Lineapelle e altre fiere di settore, se si terranno, dall’agroalimentare alla meccanica. "Ora gli imprenditori devono rispondere e non perdere questa opportunità. L’arrivo in fiera è agevolato, resta l’incognita dei clienti, ma su questo le varie associazioni di categoria stanno agendo su diversi canali".

Il grazie finale è ancora per la Camera di commercio: "Un ente che sta sburocratizzando e accelerando ogni pratica. I bandi che escono da Ancona sono disegnati sulle esigenze delle imprese. Noi vorremmo che l’approccio della Camera di Commercio fosse un esempio su come si affrontano emergenze. In particolare in questa fase di enorme difficoltà in cui dalla Regione, e dal Governo, arriveranno importanti risorse: i bandi sono quelli che fanno la differenza - concludono i due imprenditori di Confindustria Centro Adriatico - tra un successo e un nuovo blocco burocratico. E nessuno può permettersi di perdere altro tempo".

Mauro Nucci