"Rotatoria sulla Statale a Pedaso, nessun sostegno dalla Regione"

La rotatoria sulla Statale adriatica al centro di Pedaso è riconosciuta tra le opere più importanti per la sicurezza stradale alla luce anche del grande traffico che dall’Autostrada si riversa sulla Statale stessa. Eppure tra gli ostacoli affrontati per la sua realizzazione, anche la mancanza di finanziamento regionale. Dopo più di tre anni di prosecuzione dell’iter burocratico ad oggi, la rotatoria – che avrà una spesa di realizzazione pari a 220mila euro – vede un progetto esecutivo pronto a essere affidato per i lavori ma nessun finanziamento accettato. Un aspetto insolito, se confrontato con l’importanza della rotatoria riconosciuta dall’Anas, dalla Regione Marche, dalla Società autostrade e dalle prefetture di Fermo e Ascoli che ne avevano sollecitato la realizzazione a fronte degli enormi problemi di viabilità legati all’uscita del casello autostradale di Pedaso. Da tre anni infatti, il Comune fa i conti con gli intasamenti del traffico proveniente dall’A14, con le note problematiche che ne conseguono.

Nonostante però il Comune abbia avanzato più volte richiesta di specifico finanziamento per l’intera cifra alla Regione Marche e abbia aderito al bando di finanziamento regionale di 100mila euro per le opere pubbliche, ad ora nessuna risposta. Addirittura il Comune si trova a dover attendere la fine dei lavori nelle gallerie a sud di Pedaso dell’Autostrada prevista per dicembre, per poter avviare l’opera di realizzazione della rotatoria. "I danni che la situazione del riversamento del traffico autostradale causano a Pedaso – dice il sindaco, Vincenzo Berdini – sono tanti e vanno dalla mancata sicurezza stradale, ai danni di immagine ed economia locale. Problemi riconosciuti dagli enti e organi superiori, che nonostante ciò, non dimostrano attenzione a questo aspetto non sostenendo il Comune con un finanziamento. Noi – conclude Berdini – realizzeremo la rotatoria a prescindere con le forze del Comune, ma non sostenere l’opera è ingiusto nei confronti della comunità e del territorio Fermano".

Paola Pieragostini