Salta ’Marca in bus’, si punta sulla app

Bascioni, presidente dell’associazione turistica, ha presentato le attività di tutta la provincia

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"La programmazione che avevamo ipotizzato non ha le certezze che avremmo voluto" così il presidente dell’associazione Marca Fermana, Ivano Bascioni, nella conferenza stampa tenuta, ieri nella sede sangiorgese dell’associazione, per presentare le azioni relative alla ripresa dell’attività di accoglienza turistica nella provincia di Fermo. Il presidente spiega che le incertezze riguardano in particolare l’iniziativa più apprezzata dell’associazione, vale a dire ’Marca in bus’, il servizio gratuito di bus navetta mare-monti per far conoscere i Comuni dell’interno ai turisti della costa. "Con incertezze sulle presenze e la gestione della pandemia per il momento abbiamo parcheggiato l’iniziativa ma, regole permettendo, intendiamo riproporla nel mese di agosto", afferma Bascioni precisando che: "Potrebbe essere un rischio portare persone da fuori in paesi quasi incontaminati e non toccati dal Covid".

Accantonata Marca in Bus, il presidente sostiene che l’associazione concentrerà gli sforzi su quello che è uno dei suoi compiti precipui, vale a dire l’accoglienza: "Per la promozione – queste le sue parole – ci sono altri enti deputati, con cui collaboriamo, ma ritengo che il nostro ruolo debba essere di dare servizi ai turisti, cosa che possiamo fare implementando la App “smartmarca” ereditata dalla presidenza Pompozzi".

"Siccome gli eventi dovranno essere prenotati – dice Laura Latini, tesoriera dell’associazione – abbiamo messo a disposizione una piattaforma di prenotazione che può essere gestita sia in back-office da noi, sia dal Comune stesso. Nell’App ci saranno tutte le informazioni per accedere, le regole e quanto può servire".

"Sta ora ai Comuni riempirla di contenuti", sottolinea il presidente Bascioni. Da ultimo il presidente si è detto certo che la Regione finanzierà altre proposte di Marca Fermana, magari spendendo meno per Marca in Bus e più per la tecnologia, e che senza il servizio di bus navetta resta il problema di come fare arrivare i turisti nei comuni interni, anche se ci sono sempre più richieste per appartamenti nei paesini, che garantiscono serenità e sicurezza.