Era una data attesa quella di ieri per avere un punto fermo e chiudere la querelle tra San Giovanni ed Ente Contesa del Secchio. Un punto fermo che non è stato messo perché l’udienza è stata rinviata al 18 settembre 2024. Di fatto, prima di arrivare a una sentenza, trascorrerà un altro anno e saranno di nuovo effettuate tutte le manifestazioni storiche promosse dall’Ente Contesa con la San Giovanni che, piaccia o non piaccia, resta commissariata. "Il Collegio del Tribunale ha revocato (un paio di mesi fa, ndr) la sospensione dell’atto di commissariamento, rendendolo così legittimo, per cui resto commissario della contrada – spiega Alessandra Gramigna, presidente dell’Ente -. Dovrò riferire al consiglio di presidenza dell’ente Contesa e, in quella sede, si valuterà quello che intenderemo fare per il prossimo anno". Tra le cose da valutare e decidere, c’è anche il rinnovo degli organi della contrada San Giovanni. "Abbiamo aspettato questo pronunciamento del Tribunale proprio per vedere se si chiudeva la partita. Partita che si è chiusa solo per quanto riguarda la legittimità del commissariamento, mentre per tutto il resto, fermo restando che l’udienza fissa le conclusioni del procedimento, bisognerà attendere" prosegue la Gramigna. Nel frattempo, la Consulta si è riunita per le rendicontazioni delle manifestazioni del 2023 in attesa di ragionare su come procedere nel caso ‘San Giovanni’. Possibile che tutto sia rimandato al prossimo anno, così come non è da escludere che qualche decisione venga presa entro quest’anno. "Certo è che, al momento, la San Giovanni ha un soggetto che la gestisce, che ha il potere di rappresentazione, che è il commissario" conclude la Gramigna.
m.c.