"Ognuno può contribuire a rendere più forte il nostro Paese, abbandonando quel perverso ed involutivo attendismo nella speranza che qualcun’altro faccia qualcosa". E’ la saggia considerazione dell’ex sindaco di Monterubbiano, Francesco Pagliarini, che per senso di umanità e alto valore civico, racconta la sua esperienza personale vissuta da paziente all’ospedale Murri di Fermo. "Condivido la mia storia – scrive – per contribuire a sfatare i luoghi comuni che spesso costruiamo senza fondamento, in questo caso riguardanti la sanità pubblica. Giorni fa mi sono dovuto recare in ambulanza (arrivata in circa dieci minuti) al pronto soccorso. Sono stato celermente sottoposto a controlli che hanno riscontrato la frattura alla caviglia con necessità di intervento chirurgico. Al pronto soccorso ho notato moltissime persone anziane che sembrava avessero più bisogno di conforto per malattie croniche che cure emergenziali. Eppure a fronte di continue richieste dei pazienti, ho visto impegno e disponibilità del personale medico infermieristico non numeroso, assistere e rispondere a tutti e al continuo flusso di ingresso al reparto. Trasferito in ortopedia ho costatato un ambiente pulito, organizzato con alta professionalità del personale stretto in collaborazione tra ruoli e funzioni.
Qui come in sala operatoria, mi hanno colpito i giovani: motivati, integrati con i colleghi esperti e animati da umanità, passione e volontà. Questo mi ha reso orgoglioso come utente contribuente e cittadino, facendomi riflettere sulla sanità pubblica. E’ vero che ci sono episodi negativi, ma non possono condizionare il lavoro quotidiano di migliaia di professionisti come quelli che ho visto al lavoro. Le nuove generazioni sono molto in gamba. Premiamoli, facciamoli emergere perché siano da esempio e contribuiscano a far riscoprire il senso e la dignità dell’impegno necessario per costruzione un oggi e domani, migliori. Ognuno di noi può lottare. Abbiamo il dovere di far emergere le vicende negative, ma anche di evidenziare quelle positive per innescare dinamiche di fiducia. Ognuno di noi può fare la propria parte. Con queste parole, spero di aver fatto la mia".
Paola Pieragostini