Fermo, sanitari pronti allo sciopero: "Basta sacrifici"

Le Rsu spiegano che la situazione è al limite: "Sono due anni che i lavoratori rinunciano a ferie e riposi. Così ne va della qualità dei servizi"

Fermo, 12 novembre 2022 - "La misura è colma". Lo dicono fore e chiaro le Rsu della sanità fermana, dopo mesi di proteste, dopo la mobilitazione dichiarata ormai a settembre, i tentativi di conciliazione di fronte al Prefetto, ci si prepara ad un periodo di proteste anche clamorose, se non dovessero arrivare risposte precise in tempi brevi.

Le Rsu della sanità sono pronti a mobilitarsi
Le Rsu della sanità sono pronti a mobilitarsi

Lo spiega per la Rsu Giuseppe Donati: "Il nostro timore è per la qualità dei servizi che arrivano ai cittadini, non ci può essere qualità se non c’è attenzione ai professionisti. Oggi siamo al punto di rottura, sono due anni che i lavoratori rinunciano a ferie e riposi e ancora si vengono a chiedere sacrifici". I sindacati lamentano la distanza della Regione, non si riesce a parlare col presidente, con il direttore del dipartimento salute, con l’assessore, i numeri della nostra area vasta sono impietosi.

"Solo di infermieri ne abbiamo uno ogni 267 abitanti – aggiunge Donati –, l’Area Vasta 5 ne ha uno ogni 211, abbiamo un oss ogni 1 e 277 abitanti, in area vasta 5 uno ogni 770 abitanti. Nel 2021 ci sono state 120 mila ore di assistenza infermieristica in meno, ore per le quali sarebbero serviti altri 80 infermieri e invece sono state coperte da chi c’era. Si capisce bene che non si possono più chiedere sacrifici in queste condizioni, siamo molto delusi e abbiamo tre richieste immediate".

I sindacati chiedono la stabilizzazione di circa 40 operatori i cui contratti scadono il prossimo 31 dicembre, un piano di assunzioni straordinarie e il ricalcolo di budget e risorse: "Aspettiamo il 15 novembre – sottolinea ancora Donati – e poi procedere, il 22 novembre, con un sit in di protesta davanti alle strutture sanitarie, per chiedere l’alleanza dei cittadini. Non ci fermeremo, potremo arrivare anche allo sciopero, anche se ci pesa il fatto di provocare disservizi ancora e sempre ai cittadini, nell’Area Vasta che ha più mobilità passiva di tutte".

Roberto Lanfranco rincara la dose: "Come sempre abbiamo il peggior rapporto lavoratori della sanità abitanti di tutte le Marche, siamo ultimi anche come spesa sanitaria, ci mancano almeno un centinaio di posti letto per acuti e 25 per post acuzie. Tutto questo non dà certo una bella percezione del nostro sistema sanitario, i professionisti non vogliono venire a lavorare qui e rischiamo di perdere anche le eccellenze che abbiamo già".

Il sindaco Paolo Calcinaro appoggia le Rsu, ha coinvolto i consiglieri regionali e spera che cambino le cose: "È una battaglia giusta, stiamo per affrontare un cambiamento importante, una nuova architettura che però deve vederci forti e resistenti, serve un intervento più alto. Io farò la mia parte, speriamo di avere risposte entro l’anno". I sindacati hanno auspicato la mobilitazione delle amministrazioni locali, per chiedere una visione futura che dia certezze ad un territorio ormai stanco di pagare per colpe che non ha.