Scarpe online: è una truffa In due vanno a processo

Montegranaro, i carabinieri avevano rintracciato i due presunti responsabili

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Avevano incassato 3.500 euro per la fornitura di una partita di scarpe venduta online e poi erano scomparsi. I responsabili del raggiro avevano dovuto però fare i conti con i carabinieri che li avevano in reve temposcovati e denunciati. Nei guai erano finiti un rumeno di 46 anni e un giovane di 26 anni entrambi residenti nella provincia di Firenze. I due, al termine delle indagini condotte dai militari, sono stati rinviati a giudizio e finiranno quindi alla sbarra per rispondere al tribunale di Fermo del reato di truffa aggravata in concorso. A dare un nome e un volto ai due truffatori erano stati i militari di Montegranaro, dopo un’attività investigativa ad hoc, condotta anche grazie all’ausilio di tabulati telefonici e della documentazione bancaria.

Tutto era iniziato quando una donna di Montegranaro, nel novembre 2021 aveva acquistato su un sito internet, una partita di scarpe al prezzo di 3.500 euro, cifra apparentemente molto conveniente in relazione ai correnti prezzi di mercato. Forse il prezzo così basso era già un campanello d’allarme, come spesso accade per le truffe perpetrate online.

Dopo una prolungata trattativa con i venditori, avvenuta via mail e con contatti telefonici, la donna era stata indotta a versare la somma di 3500 euro su un Iban indicato dai venditori. L’acquirente, dopo aver eseguito l’operazione bancaria aveva, però, atteso invano, per circa due settimane, l’invio della merce e aveva tentato di contattare i venditori che nel frattempo avevano rimosso l’inserzione sul sito internet, disattivando anche la casella di posta elettronica e il recapito telefonico. La donna aveva così segnalato la truffa ai carabinieri di Montegranaro. E così gli uomini dell’Arma, di concerto con l’autorità giudiziaria, avevano avviato un’approfondita attività investigativa, attività che aveva consentito di smascherare i due malviventi. Entrambi erano stati così denunciati alla Procura della Repubblica di Fermo per truffa in concorso. Se ce ne fosse ancora bisogno questo è l’ennesimo episodio che conferma come sia necessario diffidare da annunci con prezzi particolarmente vantaggiosi, dietro ai quali potrebbero nascondersi vere e proprie associazioni criminali dedite a truffe e ricettazione di oggetti rubati.

Fabio Castori