FABIO CASTORI
Cronaca

Scatena una maxi rissa, i residenti furiosi: “Mette a ferro e fuoco un quartiere intero”

Non ne possono più i residenti di via Diaz e del quartiere Carcera: “Le forze dell’ordine sono costrette ad intervenire in continuazione, ma sono impotenti di fronte alle leggi che tutelano questi soggetti”

La polizia ha fermato il magrebino e lo ha denunciato

La polizia ha fermato il magrebino e lo ha denunciato

Fermo, 30 maggio 2025 – Ora basta. E’ il dictat dei residenti di via Diaz e del quartiere Carcera che da quasi due anni sono costretti a fare i conti con un aggressore e molestatore seriale, un marocchino di 38 anni domiciliato a Fermo e ora senza fissa dimora. La zona è praticamente tenuta sotto scacco da quest’uomo, di cui si lamenta anche la piccola comunità magrebina del quartiere, spesso presa di mira dal connazionale. Pochi giorni fa il 38enne, che è già stato colpito da Daspo urbano e non può frequentare locali pubblici, ha lanciato una bottiglia di vetro contro l’Interbar, rischiando di colpire gli avventori. Qualche giorno prima, invece, intorno all’1,30 di notte, sempre nel solito bar, ha iniziato a molestare la clientela. Sul posto è prontamente intervenuta la polizia, che ha subito riconosciuto il molestatore già noto alle forze dell’ordine per fatti pregressi. L’uomo, nei mesi passati aveva rotto una bottiglia di vetro in testa ad un connazionale e, in un’altra occasione, mentre litigava con un nordafricano, aveva minacciato un agente fuori servizio. Ritornando al fatto dell’altra notte, il 38enne, incurante della presenza della polizia, ha proferito ad alta voce frasi in lingua araba nei confronti di altri marocchini che erano seduti nel dehor del locale.

Gli agenti, visti gli animi sempre più accesi, hanno richiesto il supporto di altre pattuglie presenti in zona e, nell’attesa, hanno cercato di trattenere l’uomo in stato di agitazione. Nel giro di pochi secondi, però, è scoppiata una violentissima rissa che ha coinvolto anche altre persone estranee: una donna è stata colpita all’addome mentre altri sono fuggiti per schivare il lancio di tavolini e sedie. Il tutto è terminato solo quando l’aggressore è caduto a terra con una ferita allo zigomo. Per sedare gli animi è stato necessario l’ausilio un’altra pattuglia della polizia, dei carabinieri e della Guardia di Finanza, che hanno allontanato immediatamente le parti coinvolte e hanno permesso ai sanitari del 118 di trasportare in ospedale il protagonista della folle serata. Durante le fasi d’identificazione, quando ormai era tutto tranquillo, un 40enne romeno, avventore del bar, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha rifiutato di declinare le proprie generalità. L’uomo ha iniziato ad inveire contro gli agenti, per poi minacciarli e colpirli a calci.

Alla fine per neutralizzarlo, i polizotti sono stati costretti ad ammanettarlo. Il marocchino e il romeno sono stati denunciati. L’ennesimo episodio di violenza ha scatenato l’ira dei residenti stanchi di essere terrorizzati dal 38enne: “E’ una persona fuori controllo e ha una lista infinita di denunce per risse e aggressioni. La situazione è insostenibile questa persona mette a ferro e fuoco un quartiere intero e, nonostante il Daspo ricevuto, continua la sua attività terroristica. Le forze dell’ordine sono costrette ad intervenire in continuazione, ma sono impotenti di fronte alle leggi che tutelano questi tipi di individui, invece che i cittadini onesti”. Anche la piccola comunità magrebina è indignata: “Siamo venuti qui per lavorare e rispettare la legge e questa persona, che distrugge la tranquillità della comunità, non è degna di stare in questa città”