"Scogliere, finalmente si accelera"

Gli ulteriori 2,9milioni di euro di finanziamento della piattaforma Rendis del Ministero dell’Ambiente che la Regione Marche ha destinato al completamento del primo stralcio delle scogliere emerse di Porto Sant’Elpidio, per il consigliere regionale Andrea Putzu e il capogruppo comunale, Giorgio Marcotulli (FdI) sono la conferma "della volontà di risolvere questa problematica che la giunta regionale guidata da Acquaroli ha avuto fin dal suo insediamento. Dopo lunghi anni di attesa è stato conseguito un risultato importante per Porto Sant’Elpidio". "Anche su mio impulso, si è deciso di dare priorità a un problema che ha inciso negativamente sulla città a livello turistico ed economico e la ricerca di una collaborazione istituzionale ha determinato una forte accelerazione e la realizzazione di opere ormai improcrastinabili" aggiunge Putzu. Punta l’attenzione sulla fase operativa dell’intervento, Marcotulli: "L’iter della convenzione sottoscritta tra Regione e Comune a luglio, si è concluso in questi giorni, per cui possono partire le procedure per la seconda tranche dei lavori. Sollecito l’amministrazione ad approvare il piano triennale delle opere pubbliche, inserendovi il progetto esecutivo per il completamento del primo stralcio delle scogliere emerse con la relativa definizione (e copertura) dei mutati impegni di spesa". Rispetto al preliminare, per la seconda tranche dei lavori non saranno più sufficienti 2,9 milioni, visti gli aumenti dei costi "per cui al Comune chiediamo di prevedere la copertura delle somme mancanti". Più o meno, la cifra necessaria dovrebbe attestarsi intorno al milione di euro (ricordiamo che il Comune aveva già compartecipato all’intervento con 1milione di euro, in aggiunta ai 4 milioni della Regione, ndr). "Il problema non dovrebbe neanche porsi. Ci hanno abituati a veder contrarre mutui su tutto per cui – conclude Marcotulli – non si dovrebbe neanche porre il problema di come e dove trovare le risorse per le scogliere emerse. Non possiamo interrompere la procedura e dobbiamo pensare che, dopo l’estate 2023 i lavori dovranno riprendere".