Fermo, è scontro tra Procura e il camping Verde Mare

Il procuratore Seccia, ha presentato ricorso alla Cassazione, contro la riapertura del centro vacanze di Marina Palmense

Il momento del sequestro del camping (Zeppilli)

Il momento del sequestro del camping (Zeppilli)

Fermo 21 aprile 2017 - E’ scontro senza esclusione di colpi tra la Procura della Repubblica di Fermo e il camping Verde Mare. Il procuratore capo, Domenico Seccia, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, contro la disposizione della riapertura con amministrazione controllata del centro vacanze di Marina Palmense. Secondo il magistrato inquirente la concessione del tribunale del riesame sarebbe illegittima. In ogni caso, visti i tempi decisionali, che si aggirano intorno ai tre o quattro mesi, la stagione estiva è salva e inizierà regolarmente il 15 maggio.

L’amministrazione, a tempo determinato, resta affidata al commercialista Rolando Mazzoni, che sarà il legale rappresentante, per conto del tribunale di Fermo, fino al 15 settembre. I giudici, come si ricorderà, hanno disposto un limite: le roulotte oggetto della presunta lottizzazione abusiva, non potranno essere utilizzate dai proprietari. L’odissea giudiziaria di Felice Chiesa e del Verde Mare, inizia il 24 febbraio 2016, quando all’imprenditore viene notificato dagli uomini della Guardia di Finanza un avviso di garanzia della Procura della Repubblica di Fermo. Il reato contestato è quello di lottizzazione abusiva.

Chiesa è oggetto di un’inchiesta denominata “Happy Village”, legata alla permanenza stabile di 400 roulotte all’interno del camping Verde Mare. Secondo gli inquirenti questo sarebbe l’equivalente di un edificazione abusiva perseguibile penalmente.