Scuola e lavoro vanno a braccetto

Convenzione tra Confedilizia e l’Itet di Fermo per un’esperienza pratica durante la scuola

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Formazione e concretezza: questi i punti cardine dell’inedita collaborazione nata tra l’Itet "Carducci-Galilei" di Fermo e la sezione locale di Confedilizia. Grazie a questa convenzione, gli studenti della scuola di viale Trento avranno la preziosa possibilità di relazionarsi con il mondo del lavoro immobiliare ancor prima del diploma.

Alla presentazione di questa nuova sinergia, ha fatto gli onori di casa Fabio Ramadori, presidente della Confedilizia della provincia di Fermo. "Tutto ciò nasce da un’idea che è stata sviluppata dalla sede territoriale ed accolta dalla preside Corradini. Possiamo prenderci il merito di aver captato questa necessità in tempi non sospetti. Confedilizia è sensibile a questo tema e abbiamo pensato di realizzare questa convenzione di più ampio respiro. Al centro non ci sarà solo la formazione, ma anche la sensibilizzazione sul lavoro dell’edilizia. Nasce con l’intento di dimostrare ai ragazzi uno sbocco concreto dell’attività professionale".

Un’iniziativa che ha avuto risonanza anche fuori dal territorio come afferma Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia. "Questa convenzione può essere uno spunto anche per altre città. Come Confedilizia siamo un esempio nel territorio fermano. Mi impegnerò a diffondere questa iniziativa alle altre associazioni territoriali. Fa capire qualcosa che noi diciamo ogni giorno. L’immobiliare è economia, sviluppo e lavoro. A mio avviso è particolarmente innovativa ed interessante. Gli aspetti chiave sono quelli della concretezza e della volontà di aiutare i ragazzi con la conoscenza del mondo del lavoro".

Conclude la conferenza la presidente dell’Itet Cristina Corradini: "La scuola finalmente ha avuto la prontezza e la sensibilità di uscire dal curricolo canonico. La scuola funziona quando si dà un saggio su quella che potrebbe essere il futuro lavorativo dei ragazzi. Una sinergia tra formazione, lavoro e associazionismo che deve essere il volano e lo snodo tra scuola e mondo del lavoro. Siamo tutti genitori e questo progetto rappresenta una speranza per trattenere i nostri giovani sul territorio. Vogliamo fare l’Europa qui. Sarà un intento avveniristico, ma se non cominciamo a dircelo noi inizia ad essere una fatica".

L’esperienza sarà su base triennale per cercare di non lasciare fuori nessuno. Saranno i ragazzi su base volontaria ad immergersi nel mondo edilizio. Si partirà con la formazione che arriva da esperti a disposizione a seconda di un calendario di attività. Sarà poi associata ad una verificabilità, e successivamente ci sarà la parte più esperienziale e pratica. Ciò approderà ad un esame di qualifica che sarà la conclusione sostanziale e formale. Così i ragazzi usciranno dalla scuola superiore con un diploma d’istituto tecnico ed una qualifica utilizzabile fin da subito per entrare nel mondo del lavoro.

Filippo Rocchi