SCUOLA MEDIA RAMADORI di MONTE SAN PIETRANGELI

La street art è una forma di comunicazione sempre più diffusa. Ci piacerebbe poterla sfruttare

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Con il termine ‘Street Art’ ci si riferisce a quelle forme di arte che si trovano in luoghi pubblici e sono realizzate, a volte illegalmente, nelle tecniche più disparate: spray, sticker art, writing, ecc. In particolare, è intorno al 2000 che in Europa, tra Spagna, Italia, Inghilterra e Germania, si assiste a una svolta artistica e creativa per le strade e un complesso di opere inizia a comparire in ambito urbano e stradale, in modo che tutti possano ammirarle. Siamo di fronte a vandali che sporcano le nostre città o ad artisti modernissimi? Secondo la legge, chiunque imbratti cose altrui, mezzi di trasporto pubblici o privati, oggetti d’interesse storico o artistico, viene punito con reclusione e multe. Quando il graffitista rovina oggetti appartenenti allo Stato, dunque, compie un reato; quando invece va a comunicare i suoi sogni e le sue visioni, opponendosi al grigiore e all’abbandono delle periferie, crea un’opera d’arte.

La Street Art, intesa in questo senso, ha anche la possibilità e la capacità di risvegliare le coscienze e di lanciare messaggi d’impatto, talvolta anche scomodi: spesso ammiriamo opere che sensibilizzano i cittadini su temi come la Shoah, la lotta contro la mafia, o il fenomeno della violenza sulle donne, o che intervengono per annullare i segni di odio e di discriminazione nelle città: è il caso di Cibo, un writer veronese che è specializzato nel coprire svastiche e simboli fascisti. Varie amministrazioni locali sembrano aver capito la vera essenza della Street Art, e hanno pertanto promosso la creazione di ‘muri liberi’, cioè di pareti sulle quali si autorizza la creazione di opere pittoriche. In questo modo, hanno ottenuto la riqualificazione di varie aree urbane degradate, permettendo allo stesso tempo agli artisti di esprimere al meglio se stessi.

Nella nostra regione troviamo vari esempi di street art: vicino Matelica, ad esempio, si trova Braccano, che fa parte dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti, e costituisce una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto; lì possiamo ammirare murales realizzati da studenti dell’Accademia di Brera, di Macerata e di Urbino, anche con la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo. Il porto di Civitanova, grazie al progetto ‘Vedo a colori’ ideato da Giulio Vesprini, è stato decorato da più di cento artisti. Ciò ha comportato la riqualifica dell’area portuale. Sarebbe bello avere anche nel nostro paese, Monte San Pietrangeli, dei ‘muri liberi’ su cui realizzare murales.

Classe II H