SCUOLA MEDIA RAMADORI MONTE SAN PIETRANGELI

Le donne devono essere rispettate tutto l’anno. Il lockdown purtroppo ha accentuato le violenze in casa

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Negli ultimi anni, purtroppo, capita sempre più spesso di leggere sui mezzi di informazione la parola ’femminicidio’. In alcuni Paesi questo genere di crimine contro le donne ha dati allarmanti. In Italia, nonostante tutti siano consapevoli della necessità di rispettare le donne, lo scorso anno ne sono state uccise 91, di cui 81 da partner o familiari. Numeri spaventosi. Le forme di violenza che vengono esercitate sulle donne, sono quella fisica, psicologica e sessuale. Con il lockdown generale di marzo dell’anno scorso questi crimini sono aumentati, principalmente perché si stava l’intera giornata a casa, quindi le tensioni e i contrasti familiari non potevano essere sfogati altrove.

Quali sono le principali motivazioni di questi comportamenti? Come possiamo provare a fermare questo fenomeno? Le indagini rilevano che, ogni volta che una donna viene uccisa, ciò avviene per motivi di gelosia o perché l’assassino pensa che la vittima sia un oggetto da lui posseduto che può trattare come vuole. Forse questi uomini credono di vivere ancora nell’epoca in cui la società era completamente maschilista, dove le donne non valevano nulla. Oppure c’è un pensiero che li accomuna, che li spinge a rivolgere alle mogli e alle compagne quel carico di violenza che nel resto delle loro relazioni sociali non si sognerebbero mai di usare. Per evitare che, anche in futuro le donne vengano trattate in questo modo, dobbiamo concentrarci sulle nuove generazioni ed insegnare loro il rispetto per l’altro e la parità di genere fin da piccoli, perché oramai cambiare il pensiero degli adulti è difficile. Secondo noi parte del lavoro educativo è a carico delle famiglie, ma è fondamentale che anche a scuola si parli di questi temi e si approfondisca la condizione delle donne nei vari Paesi. Esistono associazioni e siti internet che informano e aiutano a capire la gravità dell’argomento e sostengono le donne che vengono maltrattate stimolandole a farsi coraggio, e parlare con qualcuno di cui si fidano fino a denunciare i loro aggressori. Però la maggior parte delle donne, anche se riceve aiuto, non riesce a fuggire.

Questo accade quando nella famiglia ci sono anche figli, oppure quando l’assassino minaccia di suicidarsi. Il 25 novembre è la giornata scelta per la lotta alla violenza sulle donne e il simbolo di questa lotta sono le scarpe rosse. Ma ogni giorno dell’anno è indispensabile rispettare le donne e proteggerle da chi le ama, non solo a parole.

Emma Martinelli

e Giulia Pazzelli

della Classe II H