Scuole ’blindate’ nei piccoli comuni

La Provincia vuole evitare la chiusura dei plessi. Liberati: "Quest’anno è andata bene. Tendenza da invertire"

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Un impegno per difendere le scuole dei piccoli comuni. La provincia di Fermo ribadisce la necessità di tenere aperti gli istituti scolastici, anche nei territori meno popolosi. La consigliera provinciale Pisana Liberati, che ha la delega proprio al mondo della scuola, spiega che per quest’anno l’ampia concertazione attivata dalla Provincia di Fermo ha permesso, con la collaborazione di Istituzioni scolastiche e Comuni, di mantenere l’offerta formativa esistente e così impedire lo spostamento in altri plessi degli alunni iscritti alle scuole dell’infanzia, della primaria e alle scuole secondarie di primo e di secondo grado. Sono rimaste invariate le classi assegnate nei vari comuni ma il rischio della chiusura di interi plessi nei comuni più piccoli c’è stata e resta sempre alto l’allarme.

"Nel mese di marzo – spiega Liberati – come amministrazione provinciale, sebbene di non diretta competenza, abbiamo invitato i sindaci e i dirigenti scolastici dei comuni della provincia di Fermo a segnalare all’Ufficio pubblica istruzione eventuali criticità in fase di assegnazione degli organici di diritto. Da subito ci siamo impegnati per vedere di arrivare alla risoluzione della quasi totalità delle criticità segnalateci per lo più legate alla non autorizzazione di classi prime per scarsità di iscrizioni o alla diminuzione dell’offerta formativa". La Provincia ha fin da subito evidenziato che sarà necessario sollecitare un intervento a livello nazionale per sostenere le aree interne, nelle quali la denatalità porterà inevitabilmente alla chiusura dei plessi nei ‘piccoli’ comuni e alla perdita dei servizi offerti alle famiglie: "Bisogna cambiare questa errata tendenza. Il territorio della nostra provincia, aggiunge il consigliere provinciale con delega agli enti locali, Diego Mandolesi è costituito da tanti comuni sotto i 5mila abitanti le cui scuole sono in grande sofferenza a causa della denatalità e la conseguente diminuzione di iscrizioni. Per mantenere le scuole in questi comuni è necessario che vengano abbassati i parametri numerici per la formazione delle classi, previsti dal decreto del 2009. Le aree collinari della provincia di Fermo stanno incontrando le stesse difficoltà dei comuni montani senza però essere tutelate in quanto vengono considerate a livello normativo come i grandi centri. Da parte nostra massima attenzione, la scuola è davvero presidio dei territori".