ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Sei atlete di dragon boat dell’associazione Infinitæ Odv alla Vogalonga

Quasi 8mila partecipanti da 33 Paesi diversi, a bordo di 1.956 imbarcazioni, lungo i 33 chilometri di percorso nelle acque...

A Venezia per la 49esima edizione della Vogalonga c’erano anche sei atlete della squadra di dragon boat dell’associazione Infinitæ Odv di Fermo

A Venezia per la 49esima edizione della Vogalonga c’erano anche sei atlete della squadra di dragon boat dell’associazione Infinitæ Odv di Fermo

Quasi 8mila partecipanti da 33 Paesi diversi, a bordo di 1.956 imbarcazioni, lungo i 33 chilometri di percorso nelle acque tra Venezia e le sue isole. Sono solo alcuni dei numeri della 49esima edizione della Vogalonga. Tra i partecipanti c’erano anche sei atlete della squadra di dragon boat dell’associazione Infinitæ Odv di Fermo: la coach Silvia Giannini, la capitana della squadra Barbara Ferroni assieme a Eleonora Ciaralli, che è anche vice presidente dell’associazione che supporta le donne operate di tumore al seno, Stefania Biagiotti, Valeria Sansolini ed Emanuela Astolfi.

Hanno pagaiato per ore a bordo di un dragone da venti posti, con altre donne provenienti da altre squadre italiane di dragon boat e un timoniere. Insieme hanno affrontato dalle 9 del mattino fino alle 14 il lunghissimo percorso che si snoda attorno alla manifestazione nata per combattere il moto ondoso, ripristinare le tradizioni veneziane e contribuire a diffondere attenzione per l’ambiente e la natura. Una manifestazione non competitiva che negli anni ha ampliato i propri confini e coinvolto partecipanti provenienti da tantissime nazioni diverse.

La partenza è stata domenica intorno alle 9 dal bacino di San Marco. Il percorso si è esteso per 33 lunghissimi chilometri, attraversando le affascinanti isole della laguna come Burano e Murano. Una sola sosta prevista, proprio a Burano dove le dragonesse sono scese dalla barca per una pausa di mezz’ora. E poi via in mare aperto.

"È stata un’occasione incredibile per poter ammirare Venezia e le sue isole da un punto di vista unico – raccontano le Inifinitæ –, lontano dalle folle e immerse nella bellezza del paesaggio. Ma allo stesso tempo è stata una regata in cui ci siamo messe alla prova dopo mesi di intenso allenamento nel nostro mare Adriatico, a Porto Sant’Elpidio, dove ci siamo preparate per affrontare questi oltre trenta chilometri assieme alle nostre compagne di squadra che ci hanno sostenuto a distanza nel giorno della Vogalonga. Ci abbiamo messo tutta la nostra energia e determinazione, non abbiamo mai mollato neppure quando il traguardo era a un passo e la fatica si faceva sentire. Lo abbiamo dovuto fare anche perché siamo state scelte per occupare le prime tre panche dell’imbarcazione, con Silvia ed Eleonora capovoga".