FABIO CASTORI
Cronaca

Semina il terrore, sconto di pena in Appello

Condanna ridotta a un anno e otto mesi per il nigeriano di 39 anni che armato aveva creato il panico in mezza città e ferito due poliziotti

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di Fabio Castori

Armato di machete, aveva letteralmente terrorizzato mezza città prima di fuggire attraverso le campagne e raggiungere Lido di Fermo, dove era stato catturato dalla polizia. Ma prima di essere neutralizzato aveva ferito il vicecommissario Sandro Serroni e l’ispettore Gaetano Ramini. Protagonista di quella giornata di ordinaria follia era stato Osagie Alvebhose, un immigrato clandestino nigeriano di 39 anni. L’uomo, difeso dall’avvocato Simone Matraxia, era stato condannato in primo grado a due anni e due mesi per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e minacce. Era stato invece assolto dall’imputazione di tentato omicidio. La corte di Appello di Ancona, però, dopo il ricorso presentato dall’avvocato Matraxia, ha ridotto la pena ad un anno e otto mesi, rispetto a quella comminata dal tribunale di Fermo, ma si è riservata le motivazioni. Il fatto risale al 3 ottobre 2019 scorso quando il nigeriano, da giorni era diventato l’incubo di donne e anziani che si recavano al cimitero. Preso atto della situazione, gli uomini della questura erano intervenuti al camposanto per risolvere la preoccupante questione. Quell’uomo, però, alla vista dei poliziotti, si era prima nascosto e poi aveva fatto perdere le proprie tracce. Poco più tardi, in preda ad un raptus, era ricomparso intorno a mezzogiorno nei pressi della rotatoria di San Francesco, dove mannaia in pugno, aveva iniziato a scagliarsi contro gli automobilisti di passaggio. Erano stati attimi di puro terrore, quindi il nigeriano si era diretto verso viale Trento, sempre con l’intento di colpire chiunque gli capitasse a tiro. Tra il fuggi fuggi generale, l’uomo aveva cercato di scagliarsi contro la conducente di un mezzo, ma era riuscito a colpire solo la carrozzeria dell’auto. La scorribanda era proseguita di fronte alle scuole di viale Trento, fino a raggiungere la vicina via dei Mille, dove si trova il liceo scientifico Calzecchi Onesti. E’ qui che, all’uscita dalle aule, poco dopo le 13, il nigeriano si era diretto verso i ragazzi, che, spaventati, avevano fatto retromarcia. Si era scatenata così un’incredibile ressa per trovare riparo a scuola e nel caos alcuni studenti erano caduti ed erano stati calpestati, riportando fortunatamente solo escoriazioni e qualche livido. Nel frattempo, avvisati dalla gente, carabinieri, polizia Finanza erano intervenuti sul posto, ma il nigeriano aveva già fatto perdere le proprie tracce, cercando una via di fuga nelle campagne circostanti. Attraverso contrada Vallescura, aveva costeggiato il fosso d’acqua per evitare di essere raggiunto. Poi, una volta giunto sulla costa, si era messo in sella ad una bicicletta e aveva raggiunto un bar. Qui, però, era stato avvistato dalla polizia, immobilizzato e condotto in questura.